Pericolo attentati in Turchia, la Svizzera chiude le sedi diplomatiche
Berna ha deciso di serrare temporaneamente l'ambasciata di Ankara e il consolato di Istanbul per questioni di sicurezza. Anche molti altri Paesi si stanno muovendo in tal senso ma la Turchia minimizza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
L’ambasciata svizzera ad Ankara e il consolato generale a Istanbul sono temporaneamente chiusi al pubblico a causa di una minaccia terroristica. Il Dipartimento federale degli affari esteriCollegamento esterno (DFAE) e le rappresentanze sul posto seguono attentamente la situazione.
Il DFAE ha confermato alla Keystone-ATS le chiusure, come riferito in precedenza dal portale online del Blick. Un portavoce ha parlato di “informazioni concrete di una minaccia di attentato terroristico”. Il DFAE e le rappresentanze sul posto sono in contatto con le autorità turche e i Paesi partner per valutare la situazione, ha aggiunto il portavoce.
Non solo la Svizzera
Anche altri Paesi europei hanno chiuso oggi le loro rappresentanze a Istanbul in seguito all’elevato rischio di attentati. Tra questi, i consolati generali italiano, tedesco, britannico, olandese e svedese, nonché l’ambasciata svedese ad Ankara.
In seguito ai recenti incidenti avvenuti in diverse capitali europee, come il rogo pubblico del Corano, “secondo la valutazione delle autorità preposte alla sicurezza” il rischio di attacchi terroristici a Istanbul è aumentato, afferma un comunicato del ministero degli esteri tedesco.
Il rischio è specialmente elevato nel quartiere di Beyoğlu e nella centrale Piazza Taksim. Il ministero ha raccomandato ai suoi cittadini di essere particolarmente vigili e di evitare, se possibile, la folla e le zone citate. “Se vivete lì, limitate la vostra permanenza fuori casa all’indispensabile”, si legge nella nota.
La Germania, la Svezia, la Norvegia, la Danimarca e gli Stati Uniti avevano già messo in guardia la settimana scorsa i loro cittadini di un accresciuto rischio di attacchi in Turchia. Washington ha inasprito l’avvertimento lunedì e specificato Istanbul.
Sull’attenti anche i turchi all’estero
Allo stesso tempo, le autorità turche hanno messo in guardia i propri cittadini da attacchi in Europa e negli Stati Uniti e rafforzato le misure di sicurezza nel proprio Paese dopo diverse azioni islamofobiche in Europa.
Il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu ha tuttavia criticato la decisione di chiudere i consolati a Istanbul così come i consolati della capitale.
Il Governo: “Una guerra psicologica”
Il ministro turco ha affermato che la scelta di chiudere le missioni diplomatiche equivale a una “guerra psicologica” contro la Turchia, come riporta il portale news Sabah.
Citando possibili attacchi contro obiettivi occidentali a Istanbul dopo il rogo del Corano da parte di estremisti di destra in Svezia, Olanda e Danimarca, nei giorni scorsi i consolati di Olanda, Gran Bretagna e Germania hanno temporaneamente chiuso al pubblico.
A partire da oggi anche Svizzera, Italia e Francia hanno deciso di fare lo stesso.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si è svolto senza particolari intoppi l'impiego dell'esercito per la sicurezza del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (canton Grigioni) conclusosi oggi, venerdì. Ogni giorno sono stati impiegati circa 4'400 militari.
Inclusione in azienda? Il vento cambia negli USA, ma non in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con il vento politico che è bruscamente cambiato negli Usa numerose aziende si sono affrettate a cancellare i loro programmi di diversità, equità e inclusione (Diversity, Equity and Inclusion, DEI): non così invece in Svizzera.
L’utile di Givaudan supera 1 miliardo per la prima volta nella storia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Affari a gonfie vele per Givaudan: la multinazionale ginevrina, numero uno al mondo nel settore degli aromi e dei profumi, ha visto nel 2024 aumentare il fatturato, grazie alla crescita dei volumi di vendita.
Oltre 50 colloqui bilaterali per il Governo elvetico durante il WEF
Questo contenuto è stato pubblicato al
I membri del Consiglio federale (eccezion fatta per Albert Rösti) hanno partecipato a numerosi colloqui (più di 50) nel corso del Forum economico mondiale di Davos che si conclude oggi, venerdì.
“I prezzi delle vacanze all’estero dovrebbero rimanere stabili quest’anno”
Questo contenuto è stato pubblicato al
I prezzi delle vacanze all'estero quest'anno dovrebbero rimanere stabili per l'insieme delle destinazioni: lo afferma Philipp von Czapiewski, direttore dell'operatore viaggi Tui Suisse.
Italia, Governo sotto accusa per aver liberato un generale libico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Irritazione nei confronti del Governo italiano per il caso dell’ufficiale libico ricercato per crimini di guerra e torture. Prima arrestato e poi liberato e riportato in Libia su un volo di Stato. Irritazione anche della Corte penale internazionale.
Donald Trump al WEF di Davos: “È iniziata l’età dell’oro”
Questo contenuto è stato pubblicato al
"È stata una settimana storica per gli Stati Uniti. È iniziata l'età dell'oro". Lo ha detto il neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump in videocollegamento con il Forum economico mondiale (WEF) di Davos.
“La Svizzera si trova sotto pressione tra UE e USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera, stretta tra UE e USA, si trova "in una fase critica" riguardo alla tassazione delle imprese, ha dichiarato giovedì al WEF di Davos Karin Keller-Sutter. Bruxelles continua a esercitare "pressioni finanziarie" su Berna mentre Washington non sta alle regole.
Ginevra pensa alla cassa malati pubblica con premi del 20% inferiori
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se ne discute spesso in Ticino, ma Ginevra intanto fa sul serio: una cassa malati unica collegata a una rete sanitaria integrata potrebbe arrivare a ridurre i premi del 20%.
Al WEF è stato firmato un accordo di libero scambio tra AELS e Thailandia
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Associazione europea di libero scambio (AELS), di cui fa parte anche la Svizzera, e la Thailandia hanno firmato oggi a Davos (GR) un accordo di libero scambio, a margine del Forum economico mondiale (WEF).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.