Di nuove trattative tra Svizzera e Unione Europea si riparlerà solo dopo le elezioni legislative del prossimo 22 ottobre. La notizia era piuttosto scontata ma lo ha ribadito oggi il vicepresidente della Commissione UE Maros Sefcovic.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Nell’incontro in agenda martedì a Bruxelles con il ministro degli Esteri Ignazio Cassis verrà fatto un bilancio della serie di colloqui esplorativi che sono stati condotti negli dalla segretaria di Stato uscente del DFAE Livia Leu con i rappresentanti europei.
L’Unione Europea, ha precisato il politico slovacco, è al corrente dell’appuntamento elettorale in Svizzera e per questo motivo una tabella di marcia verrà fissata solo dopo questa consultazione popolare. Una strategia che per Maros Sefcovic ha il vantaggio di “aumentare le opportunità e le possibilità di un esito positivo dei negoziati”.
Negli scorsi mesi si sono svolti 10 cicli di colloqui esplorativi fra la segretaria di Stato Livia Leu (che dal prossimo autunno assumerà le funzioni di ambasciatrice in Germania) e il partner negoziale dell’UE Juraj Nociar.
Dopo il decimo ciclo, a fine giugno, il Consiglio federale ha definito i parametri per il mandato negoziale con l’UE. Alexandre Fasel, già ambasciatore presso la sede ONU di Ginevra, subentrerà a Livia Leu nel ruolo di capo negoziatore con l’UE.
Si tratta ora di riannodare il dialogo che era stato interrotto due anni fa per decisione unilaterale di Berna (non molto compresa peraltro a Bruxelles).
I negoziati sull’Accordo Istituzionale, che nelle intenzioni delle due parti avrebbe comportato un salto di qualità nelle relazioni bilaterali, erano stati bruscamente interrotti nel maggio 2021 dopo che il Governo elvetico aveva scelto di non firmare il testo concordato, a causa delle forti opposizioni politiche e sociali che si erano manifestate nella Confederazione.
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