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Morto Gomelsky, eroe “segreto” del rock

Georgiano, cresciuto in parte a Locarno, organizzò i primi concerti dei Rolling Stones e lanciò gli Yardbirds; aveva 81 anni e viveva a New York

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Negli scorsi giorni è morto a New York, a 81 anni, Giorgio Gomelsky, lo scopritore dei Rolling Stones. Gomelsky è personaggio che molti, nella Svizzera italiana, ricordano: visse la sua adolescenza a Locarno. Vi proponiamo parte di un’inedita intervista [cfr. video].

L’Inghilterra prima, la Francia e l’America poi. Per Giorgio Gomelsky erano questi i mondi da scoprire, le terre di conquista fino all’ultimo cercate.

Prima ancora, la Svizzera, Locarno, dove giunse con la famiglia (padre georgiano e madre monegasca) alla fine della seconda guerra mondiale e per una decina di anni visse.

Dopo il collegio Papio e la scuola reclute, venne la musica, il jazz, folle passione di Gomelsky. Una spola continua tra piazza Grande e il lungolago di Ascona per accompagnare, come batterista, le orchestre in voga, a cominciare da quella di Teddy Stauffer.

Di lì a Londra, dove apre il locale ‘Craw Daddy’ e artisticamente scopre, tra gli altri, i Rolling Stones e gli Yardbirds di Eric Clapton. Di questi ultimi, che nel 1964 riesce a portare a Locarno per una manciata di concerti, diviene pure manager.

Infine la Francia e l’America, New York, dove fa il talent scout per la prestigiosa etichetta discografica RCA e trascorre gli ultimi anni.

Giorgio Gomelsky è morto mercoledì della scorsa settimana a New York. Aveva ottantuno anni.

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