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“Gli ospedali non sono bersagli”

Anche il settore del diritto internazionale umanitario è in crisi, una situazione che rende ancora più complicato trovare soluzioni a conflitti come quelli in Yemen o in Siria. Per questo motivo Medici Senza Frontiere ha lanciato una campagna di sensibilizzazione che è approdata lunedì a Lugano.

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 gennaio 2017 - 10:08
tvsvizzera.it/ZZ con RSI (TG del 25.01.2017)
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Not a Target, “non un bersaglio”. Si chiama così la campagna di sensibilizzazione lanciata da Medici Senza Frontiere per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle violazioni del diritto internazionale umanitario. Con sempre più frequenza gli ospedali vengono colpiti dai bombardamenti e le parti implicate nel conflitto, nella maggior parte dei casi, negano la propria responsabilità, benché le coordinate delle strutture sanitarie siano note.

Il medico attivo in Yemen Roberto Scaini, interpellato dalla Radiotelevisione svizzera, ritiene che il modo in cui questi “errori” vengono continuamente ripetuti, fa pensare che si tratti piuttosto di una “strategia malvagia della guerra”. 

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