Lavorare da Divoora per 35 centesimi al minuto
Divoora paga i suoi corrieri 35 centesimi al minuto e i sindacati insorgono: si tratta, secondo loro, di un tentativo di smarcarsi dal salario minimo.
L'azienda di consegne di cibo a domicilio respinge però le accuse, dichiarando che questo sistema favorisce la flessibilità del lavoratore.
Un salario che viene versato solo nel caso in cui il fattorino effettua delle consegne (non vengono quindi pagati i momenti di attesa tra una consegna e l’altra). Benzina e auto sono inoltre a carico del lavoratore.
Il nuovo contratto è entrato in vigore il 1. novembre e i rider hanno avuto meno di 24 ore per accettarlo. Una pratica illegale, stando all’OCST. "Questo modo di lavorare è veramente subdolo" secondo Diana Camenzind, sindacalista OCST. Poi aggiunge: “Tanti pensano che questi contratti tocchino i lavoratori frontalieri. In realtà si tratta di lavoratori residenti, i disoccupazione, in assistenza e quindi con questo 'giochino' Divoora va a minare delle persone che sono già in enormi difficoltà finanziarie”.
“È da stracciare. Non è un contratto, per me. È una vergogna”, ha dichiarato dal canto suo un impiegato di Divoora.
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