L'elettorato svizzero dovrà forse dire la sua in merito al pagamento in contanti. Il Movimento svizzero per la libertà ha infatti lanciato un'iniziativa popolare per garantire alla cittadinanza questa possibilità.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
In Svizzera attualmente non vige nessuna particolare regolamentazione in materia di pagamenti: ogni commercio è libero di decidere se accettare il contante, le carte o entrambi. Capita che in alcuni punti vendita si possa pagare solo con la carta (o con un’app del cellulare). Ma si tratta di casi piuttosto rari.
Dallo scoppio della pandemia di Covid-19, anche in Svizzera, però, l’uso del contante è fortemente diminuito.
Il timore di alcuni è che presto o tardi molti commerci optino esclusivamente per mezzi di pagamento elettronici.
Il Movimento svizzero per la libertà (MSL) ha così deciso di lanciare un’iniziativa popolare denominata “Chi vuole pagare in contanti deve poterlo fare!”. Il termine di consegna delle 100’000 firme necessarie è il 21 settembre 2024.
Il testo chiede che nei servizi di trasporto pubblico, nel commercio al dettaglio e in altri punti vendita sia garantita “la possibilità di pagare con monete o banconote a un numero sufficiente di casse”. L’iniziativa stipula inoltre che è vietato “rifiutare un/a cliente perché desidera pagare con monete o banconote”.
Il testo domanda inoltre che nelle città venga installato un distributore automatico di banconote ogni due chilometri. Nelle località con almeno 1’000 abitanti dovrebbe essere presente un distributore di banconote, mentre nei comuni più piccoli questo deve essere raggiungibile in 15 minuti in auto o con i mezzi pubblici.
L’MLS, che si è fatto conoscere per l’iniziativa denominata “Stop all’obbligo di vaccinazione”, attualmente al vaglio del Parlamento, aveva già lanciato un’altra iniziativa popolare sul denaro contante. Il testo, per il quale sono state raccolte le 100’000 firme necessarie per sottoporlo al voto, si intitola “Sì a una valuta svizzera indipendente e libera con monete o banconote”. Il progetto vuole fare in modo che in Svizzera il contante sia sempre disponibile in quantità sufficiente e che un’eventuale sostituzione del franco con un’altra moneta sia sottoposta al voto di popolo e Cantoni.
Quasi la metà delle transazioni con le carte
Secondo uno studio dell’Università di San Gallo e della Scuola universitaria professionale di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), i contanti sono utilizzati in meno di un terzo dei pagamenti quotidiani (29%) in Svizzera. La parte del leone la fanno le carte di debito e di credito (45% delle transazioni).
L’uso del contante varia sensibilmente in base alle caratteristiche sociali e all’età. Gli under 30 utilizzano il denaro liquido per il 28% dei pagamenti: la quota scende al 24% per le persone di età compresa tra i 30 e i 44 anni, per poi salire al 38% con l’avanzare dell’età fino agli over 60. Infine, circa una persona su sei in Svizzera fa a meno del contante.
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