La Svizzera secondo mercato più importante per il settore orafo italiano
L'anno scorso le esportazioni di prodotti di oreficeria italiani verso la Svizzera sono cresciute di oltre il 20%.
Keystone / Manish Swarup
Nel 2022, l'oreficeria italiana ha esportato beni per oltre 1,3 miliardi di euro nella Confederazione. Solo il mercato statunitense è più importante.
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tvsvizzera.it/mar
L’esercizio 2022 è stato di ottima fattura per il settore orafo italiano: il giro d’affari è cresciuto del 22,1% a quota 13,2 miliardi di euro.
Dai dati presentati mercoledì nel rapportoCollegamento esterno congiunto del Club degli orafi Italia e dalla direzione studi e ricerche di Intesa emerge che a far da traino sono state ancora una volta le esportazioni, aumentate del 19,8% a oltre 9 miliardi.
Il settore ha così fatto registrare “un pieno recupero dei livelli pre-Covid sia in valore (+41%), sia in quantità (+5%)”, si legge nel comunicato.
Tra i mercati principali vi è anche la Svizzera. Le esportazioni verso la Confederazione sono progredite del 20,9% per un valore complessivo di oltre 1,3 miliardi.
La Svizzera figura al secondo posto nell’elenco dei principali Paesi d’esportazione, dietro agli Stati Uniti, che “pesano” 1,5 miliardi, e davanti agli Emirati Arabi Uniti (1,1 miliardi).
La bilancia commerciale in questo settore è a netto vantaggio dell’Italia, poiché la Svizzera ha esportato verso la Penisola nel 2022 beni di oreficeria per “soli” 409 milioni di euro. La Confederazione è al terzo posto tra i Paesi fornitori, dopo Belgio (546 milioni) e Francia (427).
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