La qualità dell’acqua è migliorata, ma resta preoccupante
La qualità dell'acqua dei laghi e dei fiumi svizzeri è migliorata in alcune aree, ma la situazione rimane preoccupante. Ci sono ancora troppi microinquinanti e il riscaldamento globale nuoce alla diversità di flora e fauna, riferisce l'Ufficio federale dell'ambiente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
tvsvizzera.it/MaMi e mrj
Grazie alle misure adottate negli ultimi decenni, in particolare nella depurazione delle acque reflue, solo una parte limitata degli inquinanti provenienti dalla aree edificate finisce nei laghi e nei corsi d’acqua. Ad esempio, le concentrazioni di fosforo nei laghi sono diminuite dagli anni Ottanta. E oggi è possibile nuotare “senza rischi quasi ovunque”, precisa l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) presentando oggi il suo primo studio nazionale sullo stato delle acque.
Lo studio – una sintesi di programmi nazionali di monitoraggio, analisi cantonali e studi scientifici – rileva anche i progressi compiuti nella rivitalizzazione di corsi e specchi d’acqua. Miglioramenti ottenuti dando più spazio alle rive di fiumi e torrenti e rimuovendo alcune strutture, ma anche riducendo le variazioni di deflusso dalle centrali idroelettriche e installando scale per il passaggio dei pesci.
Contenuto esterno
Troppo fosforo e azoto
Ma, nonostante le bonifiche a livello locale, rimane il fatto che la qualità dell’acqua non soddisfa i requisiti minimi imposti dalla legge. I pesticidi provenienti dall’agricoltura e i farmaci presenti nelle acque reflue urbane inquinano molti corsi di piccole e medie dimensioni. Le acque sotterranee sono contaminate da nitrati e metaboliti di pesticidi, si precisa nel rapporto.
In particolare le concentrazioni di fosforo e azoto sono ancora troppo elevate. Tutto ciò riduce la quantità di ossigeno, comportando conseguenze fatali per molti pesci e piante. L’UFAM ricorda che il Parlamento ha incaricato il governo federale di garantire che gli impianti di trattamento delle acque reflue rimuovano più azoto e microinquinanti.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Acque inquinate: fiumi e torrenti più a rischio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mercoledì è stato segnalato un inquinamento da idrocarburi sul lago Ceresio. I responsabili non sono stati ancora individuati.
Il riscaldamento globale è poi un altro motivo di preoccupazione. Il primo studio di portata nazionale rileva che la temperatura del Reno a Basilea è aumentata di 2 gradi dagli anni Sessanta. Le popolazioni di animali e piante che prediligono il freddo, come trote e temoli, si stanno riducendo.
Cozze quagga: ospiti indesiderati
Contemporaneamente specie meno esigenti e spesso esotiche, come la cozza quagga (specie alloctona invasiva originaria del Lago d’Aral e del bacino del Mar Nero), hanno iniziato a invadere alcuni fondali. I danni alla biodiversità sono già evidenti: più del 50% di tutte le specie che vivono negli ambienti acquatici o sulle rive sono minacciate o già estinte, sottolinea lo studio dell’UFAM.
Queste cozze, osservate per la prima volta nel 2016 nel lago di Costanza, proliferano in particolare nei laghi della Svizzera romanda e se da una parte filtrando l’acqua la rendono cristallina – c’è chi scherzosamente dice di sentirsi alle Maldive quando va in spiaggia a Yverdon-les-Bains (canton Vaud) – dall’altra mettono a rischio altre specie presenti nelle acque. Questi molluschi, infatti, si nutrono di alghe (e per questa ragione le acque dove si trovano risultano essere più pulite) e più quagga ci sono, più mangiano, togliendo nutrimento alle specie autoctone.
Contenuto esterno
Non solo l’aumento della temperatura delle acque fa crescere il loro numero, ma sono praticamente impossibili da sradicare una volta che iniziano a moltiplicarsi. L’obiettivo delle autorità ora non è quindi più quello di eliminare la cozza quagga, ma di evitarne la diffusione in acque che ne sono ancora prive. Stando a un articoloCollegamento esterno apparso sul sito della Radiotelevisione della Svizzera romanda RTS, i proprietari di imbarcazioni sono invitati ad adottare due accorgimenti principali: innanzitutto a lavarle minuziosamente se passano da uno specchio d’acqua all’altro (come capita spesso tra il lago di Bienne, dove l’invasione è ormai accertata, e quello di Thun o quello di Brienz, per ora privi di quagga). Questo perché le cozze e le loro larve rimangono spesso attaccate al fondo delle imbarcazioni oppure nelle acque di raffreddamento del motore. Dopo averle lavate, inoltre, dovrebbero far asciugare le barche per quatro giorni, in modo da far morire molluschi e larve che potrebbero essere rimasti anche dopo il lavaggio.
“Misure per acque più resistenti al cambiamento del clima”
L’ufficio federale avverte che il cambiamento climatico modificherà la disponibilità di acqua, e che di conseguenza bisognerà adattare la maniera di utilizzare questa risorsa. Ricorda anche che in maggio il Consiglio federale ha deciso di creare un sistema di rilevamento della siccità e di allerta precoce. L’obiettivo è intervenire per tempo ed evitare gravi conseguenze per l’ambiente e l’economia.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
La sofferenza dei laghi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Con il riscaldamento globale, i laghi sono sempre meno ossigenati. Il calo è in questi casi da tre a nove volte maggiore che nei mari.
Secondo l’UFAM le misure da prendere dovrebbero mirare in particolare a garantire che il sistema idrico sia in uno stato il più naturale possibile. Le acque che sono in grado di rigenerarsi sono anche “più resistenti ai cambiamenti climatici”. Potranno quindi “continuare a svolgere le loro funzioni di riserva d’acqua potabile, di ambiente naturale diversificato per flora e fauna e di area ricreativa”.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato di aver graziato il proprio figlio Hunter Biden, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un'arma e per evasione fiscale.
Quattro nuove imprese su cinque in Svizzera hanno un solo impiego
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quattro nuove imprese su cinque hanno un solo impiego e in generale le nuove realtà sopravvivono meno rispetto a quelle più grandi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 2023 è stato un anno di ripresa per i musei svizzeri. In questi dodici mesi sono stati registrati 14,95 milioni di ingressi, il che rappresenta un aumento del 5% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia.
Nella Svizzera tedesca il prezzo medio del caffè al bar supera ormai 4,50 franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il prezzo di un caffè nei ritrovi pubblici a nord delle Alpi è aumentato di nove centesimi rispetto al 2023 ed è ormai in media di 4,58 franchi.
Al via la sessione invernale delle Camere federali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Prende oggi avvio la sessione invernale delle Camere federali (fino al 20 dicembre) con numerosi temi in agenda che toccano un po' tutti i rami dell'amministrazione.
Svizzeri non vogliono mance obbligatorie, sondaggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le mance obbligatorie non fanno l'unanimità fra gli svizzeri. Oltre due terzi non vogliono includere tale voce nei costi della consumazione, secondo un sondaggio 20 Minuti/Tamedia. Quasi la metà è per una soppressione.
Salari minimi a Zurigo e Winterthur annullati dal Tribunale cantonale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Non vi saranno salari minimi nelle città di Zurigo e Winterthur: il Tribunale amministrativo del Cantone di Zurigo ha annullato l'ordinanza in materia. La corte ha giustificato la decisione argomentando che essa è in contrasto con il diritto cantonale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Come deciso alla fine dello scorso anno, l'accordo di cooperazione tra l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e la Russia termina a fine novembre.
Un terzo dei dipendenti in Svizzera è sull’orlo dell’esaurimento
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera la percentuale di dipendenti costantemente sull'orlo dell'esaurimento è ai massimi storici: si parla di uno su tre. È quanto emerge dal "Barometro delle condizioni di lavoro", un'indagine condotta annualmente dal sindacato Travail.Suisse in collaborazione con la Scuola universitaria professionale di Berna.
Le dieci famiglie più ricche che vivono in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Podio immutato rispetto allo scorso anno nella speciale classifica dei 300 più ricchi della Svizzera, stilata dalla rivista economica Bilan. Al primo posto resta Gérard Wertheimer, proprietario con il fratello Alain della casa di moda Chanel, seguito dagli Hoffmann (La Roche) e da Klaus-Michael Kühne (Kühne+Nagel).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Falde e sorgenti ai minimi storici in Ticino
Questo contenuto è stato pubblicato al
Continua il lungo periodo di siccità in Ticino: le piogge della scorsa settimana non sono bastate a colmare il forte deficit idrico degli ultimi mesi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
All’origine delle chiazze di nafta sul Ceresio all’altezza del centro LAC c'è una barca usata per ricerche… sulla qualità dell'acqua.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Da dove viene l'acqua della Svizzera? Cosa ne fanno gli abitanti del Paese? E qual è la loro impronta idrica globale? Qualche risposta.
Circa 170’000 svizzeri consumano acqua contaminata da pesticidi
Questo contenuto è stato pubblicato al
“A livello regionale sono necessari miglioramenti”, indica un rapporto dell’Associazione dei chimici cantonali svizzeri (ACCS) pubblicato giovedì, ma datato 6 settembre. Lo studioCollegamento esterno, disponibile solo in tedesco e francese, intitolato “Prodotti fitosanitari nell’acqua potabile”, produce i risultati di una campagna nazionale mirata sui pesticidi, che quest’anno è stata realizzata in modo coordinato in tutta…
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera le acque sotterranee sono sempre più soggette a contaminazioni. I principali inquinanti sono i nitrati e i residui di pesticidi.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.