La prossima esposizione nazionale in Svizzera potrebbe svolgersi nel 2032
Un'esposizione nazionale organizzata in 26 città e comuni, sparpagliati in 18 Cantoni: è l'idea presentata lunedì a Berna per quella che potrebbe essere la settima manifestazione del genere in Svizzera.
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tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Dopo Expo.02, organizzata nel 2002 nella regione di Neuchâtel, Morat e Bienne, la Svizzera potrebbe tornare a vivere una settima esposizione nazionale. Non nel 2027 però, come ipotizzato in un primo momento, bensì nel 2032.
Il rinvio arriva in seguito a una decisione presa dal Governo lo scorso marzo. Remore forse anche delle tribolazioni finanziarie della precedente esposizione, il Consiglio federale aveva infatti comunicato che, a causa della situazione tesa sul fronte economico, non si sarebbe pronunciato su un eventuale sostegno a una simile manifestazione prima del 2028.
Ma quale sarà la fisionomia di quella che potrebbe essere la settima edizione di un’esposizione nazionale? I sindaci e i rappresentanti delle dieci maggiori città svizzere hanno presentato lunedì a Berna la loro idea. Contrariamente al passato, quando si svolgeva in una regione specifica, l’intenzione è che l’appuntamento abbracci l’intero Paese, una prima assoluta.
Non sarà una classica esposizione “in un sito definito e recintato”, ha sottolineato il municipale di Lugano Filippo Lombardi. Verranno costruiti “ponti tra il centro e la periferia, dalla città alle montagne, creando luoghi di incontro al di là di ogni barriera linguistica”, ha aggiunto. “Soprattutto ora, in questi tempi di crisi, un’expo è più necessaria che mai”, ha dichiarato da parte sua il sindaco di Berna Alec von Graffenried.
Le dieci principali città si occuperanno ciascuna di uno dei temi di tensione sociale del XXI secolo, legati alla storia e all’identità della regione. A Lugano toccherebbero gli argomenti realtà e virtualità.
Nexpo, questo il nome dell’esposizione promossa dalle città, non è però l’unico progetto esistente: un altro è ad esempio quello chiamato X27, che prevede una mostra nazionale presso l’aeroporto di Dübendorf, nel Canton Zurigo. Vi è inoltre il progetto Muntagna, caldeggiato dai Cantoni dell’arco alpino, Ticino compreso. Entro il 2026 bisognerà decidere quale strada prendere.
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