La prevenzione aiuta a combattere i batteri resistenti
Un attento monitoraggio, una buona prevenzione e controlli mirati possono contribuire a evitare il 35-55% delle infezioni che insorgono nel corso di degenze ospedaliere o in altre strutture sanitarie.
È quanto riferisce l’Ufficio federale di sanità pubblica in occasione della Settimana mondiale per l’uso prudente degli antibiotici, il "World Antimicrobial Awareness Week", in programma dal 18 al 24 novembre e indetta da Organizzazione mondiale della sanità (OMS), Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE), Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) e Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).
In particolare, Berna intende sensibilizzare la popolazione sulle misure da adottare per favorire l'efficacia di questi farmaci e prevenire l'insorgere di nuove resistenze antimicrobiche. La consapevolezza e la comprensione della resistenza antimicrobica, segnala l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), sono fondamentali a fronte di un fenomeno globale preoccupante.
+ Preoccupa la resistenza agli antibiotici.
A questo fine si intendono promuovere - tra la popolazione, gli specialisti e i politici - le buone pratiche per garantire l'efficacia a lungo termine degli antibiotici e favorire così la tutela e la salute, sia delle persone che degli animali.
In proposito Berna sottolinea che la prevenzione delle infezioni è un modo per ridurre l'uso di antibiotici e la contaminazione da parte di agenti patogeni resistenti: i requisiti minimi che gli ospedali devono soddisfare per prevenire e controllare efficacemente queste infezioni sono stati definiti a livello nazionale nel 2021.
In base a queste direttive gli operatori sanitari che lavorano a stretto contatto con i pazienti devono ricevere una formazione accurata sulle misure da adottare per limitare la trasmissione di batteri resistenti agli antibiotici e trasmissibili da persona a persona. Tra di esse figurano l'igiene delle mani e il corretto isolamento dei pazienti.
È inoltre importante che i nosocomi sottopongano a screening i pazienti trasferiti da altre strutture sanitarie, in particolare coloro che giungono per cure dall'estero, e verifichino la presenza di batteri multiresistenti, in modo da limitare la diffusione di agenti patogeni pericolosi per la salute pubblica in Svizzera.
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