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Preoccupa la resistenza agli antibiotici

Una confezione di antibiotici
Keystone / Sven Hoppe

In tempi di pandemia non tranquillizza sapere che nel mondo guadagna terreno la resistenza di batteri, virus, funghi e parassiti ai farmaci. In particolare il fenomeno delle resistenze batteriche agli antibiotici resta una grossa sfida in Svizzera.

Se la strategia nazionale in materia ha condotto a una riduzione dei trattamenti in medicina veterinaria, in ambito umano il margine di miglioramento è ancora elevato. È la conclusione di due rapporti dell’amministrazione federale recentemente pubblicati. 

Contenere le resistenze agli antibiotici richiede insomma ancora notevoli sforzi. Due dati paiono particolarmente significativi. Il 29% degli svizzeri ritiene erroneamente che gli antibiotici servano a disattivare i virus. E solo il 38% delle persone a cui l’anno scorso sono stati somministrati questi farmaci ha rispettato i termini temporali di assunzione prescritti dal medico.

I dati sono contenuti in un rapporto, datato 30 settembre ma reso pubblico martedì, dell’istituto DemoSCOPE che, su mandato dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), ha interrogato per telefono 1004 persone tra il 24 agosto e il 5 settembre in merito alle loro conoscenze e comportamenti riguardo agli antibiotici. 

Antibiotici inefficaci contro virus: un terzo non lo sa

Se il 29% non sa che gli antibiotici sono assolutamente inefficaci contro i virus, il 62% ne è consapevole. Il 10% non ha idea alcuna, risulta dalla pubblicazione. Quanto alla durata di assunzione di questi farmaci, il dato del 2020 – solo il 38% rispetta la prescrizione – non è incoraggiante. 

Ticino: netto calo del consumo

Globalmente rispetto agli ultimi due bienni il consumo pro capite di antibiotici non è mutato: il 22% degli svizzeri ne assume almeno una volta all’anno. Un cambiamento significativo è però segnalato in Ticino, dove il dato si è pressoché dimezzato in quattro anni (17% nel 2020 contro 33% nel 2016).

Cure acute: consumi crescono

Negli ospedali con cure acute, il consumo di antibiotici per uso sistemico è aumentato del 13% tra il 2010 e il 2019.

In medicina veterinaria, l’uso di antibiotici continua a diminuire. In questo settore, complessivamente, nel 2018 sono stati venduti 32’397 chilogrammi di antibiotici contro 30’108 chilogrammi nel 2019. Nel 2008 le vendite si situavano ancora a quasi 70’000 chilogrammi, indica inoltre lo Swiss antibiotic resistance report.

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tvsvizzera.it/fra con RSI


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