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La crisi della carta colpisce anche la Svizzera italiana

I costi sono esplosi, aumentando anche del 30/40%. Keystone / Matt Campbell

La mancanza delle materie prime nel mondo non risparmia il Ticino. Anche qui si risente infatti della carenza della carta.

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 ottobre 2021
tvsvizzera.it/MaMi

La crisi della carta rappresenta un bel problema per le case editrici e le industrie grafiche e cartotecniche, che sottostanno ai distributori europei. Una situazione che porterà ad un allungamento dei tempi di produzione e a un inevitabile aumento dei prezzi.

A Taverne, l'azienda Fratelli Roda SA è attiva dal 1942 e ha conosciuto momenti duri, visto che il mercato della carta è nervoso e i prezzi sono sempre stati instabili, ma mai come questa fase postpandemica dove i costi sono esplosi, anche del 30/40%.

"Se da una parte i clienti continuano ad essere abituati ad avere la merce in poche settimane, oggi i termini di consegna della carta possono superare i sei mesi. Diventa quindi indispensabile "educare" il cliente, per il suo bene, ad effettuare gli ordini con largo anticipo. Non si tratta infatti di un problema di produzione, ma di difficoltà nel reperire la materia prima, a causa del periodo di lockdown", racconta il direttore Marco Roda.

In poche parole le cartiere europee stanno monopolizzando il mercato e così facendo innalzano i prezzi indipendentemente dal fatto che la domanda sia elevata. Un comportamento che non piace all'associazione padronale dell'industria grafica svizzera, visto che l'aumento dei costi si ripercuote su tutti i prodotti finali. Ad esempio la carta da magazzino è già aumentata del 10% e non è finita qui.

La stessa situazione tocca anche i media stampati, visto che scarseggia la cartagiornale. Ma a preoccupare non è tanto la fornitura, ma il rincaro che dovrà essere ammortizzato dall'editore, già confrontato all'aumento del costo della posta e di conseguenza dal consumatore e questo non solo a livello ticinese.

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