Nonostante lo stress, lavoratori e lavoratrici starebbero meglio dei loro colleghi e colleghe di altre parti d'Europa.
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Keystone-ATS/tins
In collaborazione con la Commissione federale di coordinamento per la sicurezza sul lavoro (CFSL), la Segreteria di Stato per l’economia (SECO) ha nel 2021 collaborato ad un’indagine europea sulle condizioni di lavoro nel continente.
Lo studio EWCS (European Working Conditions Survey) ha coinvolto oltre 71’000 lavoratori e lavoratrici di 35 Paesi. Per la Svizzera sono state intervistate telefonicamente 1’224 persone, che secondo il comunicato pubblicato oggi dalla SECOCollegamento esterno costituirebbero un campione “rappresentativo dell’intera popolazione attiva”.
Meno dolori, ma più stress
Secondo i risultati EWCS, il 23% delle persone intervistate in Svizzera si riteneva poco sicuro sul posto di lavoro, un tasso più basso del dato continentale (34%).
Inoltre, anche la quota di dipendenti con problemi di salute quali contratture muscolari alle spalle, mal di schiena e mal di testa è risultata inferiore (37%) rispetto all’Europa, dove il 46% delle persone intervistate ha segnalato tre o più problemi di salute.
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Tuttavia, un numero maggiore di dipendenti svizzeri rispetto a quelli europei ha lamentato un ritmo di lavoro relativamente elevato e di lavorare anche durante il tempo libero.
D’altra parte, più della metà degli svizzeri e delle svizzere ha espresso giudizi positivi sulle opportunità di carriera, sulla libertà decisionale e sul sostegno ricevuto dai superiori. Valori questi tutti migliori di quelli europei.
Il rapporto riassuntivo dei risultati per la Svizzera, comparati con quelli degli altri Paesi coinvolti, è attualmente disponibile in tedesco e in franceseCollegamento esterno.
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