Per il terzo anno consecutivo, i salari reali dei lavoratori e delle lavoratrici diminuiranno ancora una volta quest'anno, sostengono i sindacati. Per contrastare quella che definiscono una perdita storica del potere d'acquisto, presentano le loro rivendicazioni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS
Le vacanze estive sono ormai finite in molti Cantoni svizzeri e in vista delle trattative salariali autunnali sindacati e datori di lavoro iniziano ad affilare le armi.
Giovedì il sindacato Travail.Suisse ha domandato aumenti generalizzati fino al 4,5%. A causa del costante incremento dei costi, quest’anno i salari reali in Svizzera si situano al di sotto del livello del 2015. Le aziende hanno un margine di manovra per gli aumenti salariali, vista la continua crescita della produttività e dei profitti, che ormai hanno superato il livello pre-Covid, spiega l’organizzazione sindacale.
Contenuto esterno
Il sindacato Syna chiede da parte sua incrementi dal 3,5 al 4,5%, a seconda dei settori. Nelle professioni artigianali, nell’industria metalmeccanica ed elettrica e nel settore sanitario “non è più accettabile che i salari reali continuino a diminuire in un periodo in cui i carichi di lavoro aumentano sempre di più”, ha affermato Johann Tscherrig.
Per quanto riguarda il settore pubblico, l’anno scorso non è stato possibile compensare completamente l’aumento dell’inflazione in quasi tutti i settori. Quest’anno quindi tutti i dipendenti del servizio pubblico hanno bisogno di una compensazione completa per mantenere il loro potere d’acquisto, ha annunciato Greta Gysin, presidente dell’associazione del personale di transfair e consigliera nazionale ecologista.
Nel settore alberghiero e della ristorazione le trattative salariali sono già concluse e i risultati sono deludenti: oltre alla compensazione dell’inflazione, “il personale ottiene un misero aumento salariale di cinque franchi al mese”, secondo Roger Lang, dell’Hotel & Gastro Union.
Il mondo economico non ci sta
Martedì l’Unione svizzera degli imprenditori (USI) aveva da parte sua messo le mani in avanti, sottolineando che la situazione economica nella Confederazione sta diventando sempre più cupa e che richieste salariali esagerate – come quelle avanzate dai sindacati – vanno quindi respinte.
L’USI contesta anche il fatto che le retribuzioni reali siano diminuite. Secondo i calcoli dell’organizzazione, tra il 2021 e il 2022 i salari sono aumentati in media dello 0,3%, compresi gli ultimi due anni.
Anche l’affermazione secondo cui le aziende realizzano profitti elevati e lesinano sui salari è smentita dai fatti: stando all’USI è vero il contrario. Da un lato la quota di retribuzione dei e delle dipendenti sul prodotto interno lordo (PIL), ad eccezione di fluttuazioni a breve termine, segue una tendenza chiaramente positiva da oltre 10 anni, dall’altra la quota dei profitti aziendali sul PIL tende a diminuire.
Allo stesso modo, l’affermazione secondo cui è necessario recuperare il ritardo dei salari reali in termini di produttività è sostenibile al massimo nel breve periodo: nel medio-lungo periodo entrambe le variabili stanno aumentando in egual misura, scrive l’organizzazione.
Secondo il suo capo economista Simon Wey “a parte le fluttuazioni a breve termine, la crescita dei salari reali sta tenendo il passo con la crescita della produttività del lavoro. In molti casi, negli ultimi dieci anni la crescita dei salari reali è stata addirittura superiore a quella della produttività.”
Bisogna poi tenere conto del fatto che l’economia in Svizzera si sta raffreddando notevolmente, soprattutto a causa di una situazione economica sfavorevole delle aziende del settore manifatturiero e del commercio all’ingrosso, rileva ancora l’USI. In seguito all’indebolimento della domanda estera, sono particolarmente colpite dalla crisi globale le imprese orientate all’esportazione. E alla luce dell’aumento dei tassi di interesse, che probabilmente continueranno a salire, è probabile che la situazione peggiorerà ulteriormente.
Falso nipote accusato di aver sottratto un milione di franchi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un 38enne polacco è accusato nel canton Argovia di aver truffato diverse persone anziane avvalendosi della tecnica del falso nipote. Nel corso degli anni sarebbe riuscito a sottrarre alle sue vittime un milione di franchi.
Zermatt, un alpinista tedesco precipita dal Riffelhorn e muore
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un alpinista tedesco di 55 anni ha perso la vita dopo essere precipitato dal Riffelhorn, montagna situata a sud di Zermatt nei pressi del Gornergrat, mentre si trovava a una quota di 2'500 metri.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo Francia e Regno Unito, anche il Canada ha annunciato di voler riconoscere lo Stato palestinese, suscitando la dura reazione di Israele e degli Stati Uniti.
La visita a Ginevra di politici russi sanzionati criticata da chi si oppone al regime di Mosca
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 200 esponenti dell'opposizione russa hanno inviato una lettera aperta per protestare contro la presenza a Ginevra di politici russi soggetti a sanzioni.
Swiss vede il suo utile operativo crollare a metà esercizio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei primi sei mesi dell'anno, la compagnia aerea Swiss ha visto il suo risultato operativo rettificato diminuire di oltre un quarto, attestandosi a 195,1 milioni di franchi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha accusato una perdita di 15,3 miliardi di franchi nel primo semestre del 2025. Lo comunica oggi l'istituto, precisando che a incidere sul risultato negativo sono state soprattutto le posizioni in valuta estera.
Svizzera: “Per stabilire una pace duratura ci vuole una soluzione a due Stati”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La soluzione a due Stati è l'unica che possa garantire a israeliani e palestinesi una vita in pace e sicurezza. È quanto affermato a New York dalla diplomatica svizzera Monika Schmutz Kirgöz durante la Conferenza dell'ONU sul Medio Oriente.
Sergio Ermotti: i nuovi requisiti patrimoniali per UBS sono “sproporzionati ed estremi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti critica duramente i previsti inasprimenti dei requisiti patrimoniali per la grande banca: sono sproporzionati ed estremi, ha affermato in una conferenza telefonica di commento ai risultati trimestrali.
La popolazione elvetica si serve dell’aereo soprattutto per viaggiare in Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'anno scorso, i quattro quinti (79%) delle persone che sono partite da un aeroporto svizzero avevano una destinazione a corto raggio, ossia un paese in Europa: sul podio vi sono Spagna (3,10 milioni di persone), Regno Unito (2,89 milioni) e Germania (1,50 milioni).
Tratta di esseri umani, 201 casi in Svizzera nel 2024
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024 la Piattaforma svizzera contro la tratta di esseri umani - Platforme Traite - ha identificato 201 nuove vittime di tratta in tutta la Svizzera, in leggero aumento rispetto al 2023.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Ecco perché l’inflazione è più bassa in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un Paese ricco, una moneta forte, una politica monetaria migliore e una minor dipendenza dalle fonti energetiche di terzi. Questi i motivi.
Salari bassi e tredicesime inesistenti nelle professioni “femminili”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per ridurre le disparità salariali tra i sessi i sindacati chiedono stipendi minimi di 4'500 franchi è tredicesima per tutte le lavoratrici.
Aumento dei salari da record ma non basta contro l’inflazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli aumenti attorno al 2,5% non riusciranno a compensare il carovita salito a livelli record a causa dell’inflazione stimata al 3%.
“Almeno 5’000 franchi per chi ha finito l’apprendistato”
Questo contenuto è stato pubblicato al
I sindacati svizzeri chiedono un salario minimo di 5'000 franchi mensili per chi ha concluso l’apprendistato. L’Unione svizzera degli imprenditori, però, non ci sta.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.