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La settimana in Svizzera

Keystone

La condanna a 18 anni del padre di 8 figli, picchiati e violentati per anni, e il miliardo e trecento milioni stanziati dal governo federale in favore dell'integrazione dei paesi dell'Est nell'Unione europea sono i due fatti salienti della cronaca svizzera di questa settimana. A sud delle Alpi ha fatto discutere anche il contestato controllo degli ispettori cantonali al quartier generale dello stilista Philipp Plein.

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Bimbi strappati alle famiglie indigenti e collocati in tetri orfanotrofi o impiegati in lavori umili e pesanti in aziende agricole. Torna d’attualità una triste pagina della storia svizzera: molte delle vittime non hanno infatti voluto chiedere le somme stanziate in loro favore a titolo di parziale risarcimento.

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Uomo adulto mostra una grossa stampa di una foto di sé bambino, si intravedono altre persone

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Bambini-schiavi, chiesti solo 8’000 risarcimenti

Questo contenuto è stato pubblicato al Secondo le stime della Confederazione, il numero di vittime ancora in vita delle cosiddette misure coercitive a scopo assistenziale è ben più alto: tra 12’000 e 15’000.  Per poter versare a ciascuno un contributo fino a 25’000 franchiCollegamento esterno, erano stati messi a disposizione 300 milioni. Ne saranno spesi soltanto 200: il termine per inoltrare…

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La condanna di primo grado inflitta dal tribunale di Yverdon al padre-aguzzino non esaurisce gli interrogativi su un’inquitante e sconcertante vicenda di prevaricazioni, maltrattamenti e stupri consumatasi all’interno di una famiglia nel Canton Vaud. In proposito il governo cantonale ha ordinato un’inchiesta esterna sull’operato dei servizi sociali che hanno seguito il caso.

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Condannato per violenze sugli 8 figli

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Diciotto anni al padre-orco nel Canton Vaud

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Tribunale di Yverdon-les-Bains lo ha infatti riconosciuto colpevole di atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, violenza carnale, pornografia e lesioni personali. Trentasei mesi sono stati inflitti invece alla moglie (sei da scontare) per aver chiuso gli occhi su quanto avveniva tra le mura domestiche, in particolare per non aver adempiuto al suo dovere di…

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Riunioni fiume a notte fonda, turni elastici terminati all’alba e tempi di riposo inadeguati. La sede luganese dello stilista Philipp Plein al centro di un’ispezione seguita alle segnalazioni giunte da alcuni dipendenti esasperati. L’imprenditore della moda denuncia: “trattati come criminali” mentre le autorità cittadien corrono in suo soccorso. Ma il quadro svelato dall’indagine è preoccupante.    

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Philipp Plein in una sfilata a Milano nel 2015

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Lavoro notturno, controlli nella sede dello stilista Plein

Questo contenuto è stato pubblicato al L’intervento sarebbe scattato in seguito alle lamentele di alcuni dipendenti relative al presunto mancato rispetto delle disposizioni sul lavoro notturno e sugli orari di riposo. Da parte sua l’imprenditore bavarese sostiene su Instagram che il controllo è avvenuto alle 23.30 mentre stava mangiando una pizza nel suo quartier generale in Ticino in compagnia di sei…

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I rapporti tra Svizzera e Unione europea, inutile nasconderlo, sono in crisi. Bruxelles preme per un accordo “istituzionale” mentre Berna teme ingerenze esterne. Ma il mercato unico resta un approdo insostituibile per l’economia elvetica. Per queste ragioni il governo federale, nonostante i mal di pancia, mette in consultazione la proposta di stanziamento, senza contropartite, di 1,3 miliardi di franchi in favore della coesione europea. Ma la maggioranza dei partiti è contraria. 

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Pioggia di euro all Ue dalla Svizzera?

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Oltre un miliardo di euro di Berna alla coesione europea

Questo contenuto è stato pubblicato al Per l’esecutivo federale, che ha messo in consultazione la proposta di versare 1,3 miliardi di franchi alle casse comunitarie, il benessere a lungo termine della Svizzera dipende da un’Europa sicura, stabile e prospera. Una scelta che non appariva affatto scontata dopo le recenti incomprensioni che hanno riguardato il futuro round negoziale relativo al cosiddetto accordo…

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Svizzera assediata dalla criminalità, per lo più importata dall’estero? La comune percezione della popolazione residente sembra essere di nuovo smentita dalle cifre dell’Ufficio federale di statistica che confermano il calo dei reati commessi nel paese dal 2012. 

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Continua a diminuire la criminalità in Svizzera anche se lo scorso anno sono aumentati i reati commessi da minori

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Criminalità in calo in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Nel 2017 in Svizzera i reati al Codice penale sono calati del 6% su base annua. Aumentano per contro gli imputati minorenni.

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