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iLondinium #19: Alma Books

Una casa editrice, fondata da due italiani, che vanta più di 300 titoli. Un sogno diventato realtà

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 marzo 2015 - 10:38

A Londra sono arrivati il giorno in cui Tony Blair entrava al 10 di Downing Street. Era l'inizio della Cool Britannia, piena di speranze e opportunità.

Alessandro Gallenzi e Elisabetta Minervini, entrambi con una laurea in lingue, avevano già conosciuto il mondo dell'editoria come traduttori di classici. Dopo un periodo di apprendistato, diventano soci di minoranza di una casa editrice, Hesperus. Pubblicano solo classici e hanno un grande successo. Ma quando vogliono allargare gli orizzonti, accendono un mutuo sulla casa e aprono Alma Books che in poco tempo - grazie a circa 90 libri pubblicati all'anno - può vantare un catalogo di 300 titoli.

Tra questi, "Verso l'infinito" di Jane Hawking, la prima moglie dell'astrofisico Stephen, da cui è stato tratto il film candidato all'Oscar "La teoria del tutto". Dopo aver accarezzato le statuette dorate, Gallenzi sogna di pubblicare Ian McEwan e soprattuto Cesare Pavese, non appena saranno scaduti i diritti di copyright.

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