Il mondo del calcio in lutto per la scomparsa di Gianluca Vialli
Gianluca Vialli con il suo amico di una vita Roberto Mancini, il 7 giugno scorso durante la partita Italia - Ungheria a Cesena.
Keystone / Davide Gennari
Si è spento a 58 anni uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio italiano: Gianluca Vialli è morto a Londra, dopo aver combattuto a lungo contro un tumore al pancreas.
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Keystone-ATS/mar
La famiglia di Vialli ha confermato la morte dell’ex campione con una nota. “Con incommensurabile tristezza annunciamo la scomparsa di Gianluca Vialli. Circondato dalla sua famiglia è spirato la notte scorsa dopo cinque anni di malattia affrontata con coraggio e dignità. Ringraziamo i tanti che l’hanno sostenuto negli anni con il loro affetto. Il suo ricordo e il suo esempio vivranno per sempre nei nostri cuori”.
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Vialli rientra nella ristretta cerchia dei calciatori che hanno vinto tutte e tre le principali competizioni dell’Unione delle federazioni calcistiche europee (Uefa) per club, unico fra gli attaccanti.
Vincitore di numerosi trofei in campo italiano e internazionale, è stato capocannoniere del campionato europeo Under-21 nel 1986, della Coppa Italia 1988-1989 in cui ha stabilito, con tredici reti, il record assoluto di realizzazioni in una singola edizione del torneo, della Coppa delle Coppe 1989-1990 e della Serie A 1990-1991.
Tra il 1985 e il 1992 ha totalizzato 59 presenze e 16 reti nella nazionale italiana, prendendo parte a due campionati mondiali (Messico 1986 e Italia 1990) e un Europeo (Germania Ovest 1988); al suo attivo anche 21 gare e undici gol con l’Under-21, con cui ha disputato due Europei di categoria (1984 e 1986). Più volte candidato al Pallone d’oro, si è classificato settimo nelle edizioni 1988 e 1991. Nel 2015 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.
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