Il ministro israeliano Ben Gvir sulla Spianata delle Moschee
Il ministro israeliano per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, leader del partito di estrema destra 'Otzmà Yehudit', si è recato, scortato da decine di agenti, sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, che per gli ebrei è il Monte del Tempio.
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“Il Monte del Tempio è il luogo più importante per il popolo di Israele”, ha dichiarato, aggiungendo che non si farà intimidire dalle minacce di Hamas. L’Autorità nazionale palestinese, che teme che il nuovo governo di Israele progetti un cambiamento nello status della Spianata, ha subito condannato “l’incursione” e l’ha definita “una provocazione senza precedenti e pericolosa”.
Ben Gvir ha spiegato di essere salito sulla Spianata in occasione di una ricorrenza ebraica, il digiuno del 10 del mese di Teveth. Era accompagnato da un rabbino ortodosso e, secondo i media, è uscito “dopo 13 minuti”. “Noi garantiamo una libertà di movimento ai musulmani e ai cristiani – ha detto – ma anche gli ebrei saliranno sul Monte del Tempio. E per chi esprime minacce ci sarà un pugno di ferro”.
Lunedì da Gaza Hamas e la Jihad islamica avevano minacciato reazioni se Be Gvir fosse entrato nella Spianata delle Moschee. Una prima reazione è giunta comunque dal ministero degli esteri palestinese, che ha attribuito al premier Benjamin Netanyahu la responsabilità di quanto avvenuto stamane.
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