Il centrosinistra conquista anche Roma e Torino

Dopo Milano, Bologna e Napoli, i candidati del centrosinistra si sono imposti anche nella capitale e nel capoluogo piemontese.
Dopo cinque anni a guida Cinque Stelle, Roma e Torino tornano nell’orbita del centrosinistra. Nella capitale il candidato del Partito democratico Roberto Gualtieri si è ampiamente imposto sul suo rivale Enrico Michetti, aggiudicandosi il 60% dei voti.
Vittoria di proporzioni simili anche per Stefano Lo Russo nel capoluogo del Piemonte, mentre l’esponente del centrodestra Paolo Damilano ha incassato addirittura 8’000 voti in meno rispetto al primo turno, fermandosi al 40%.
Il trionfo del centrosinistra è suggellato anche dai risultati registrati in alcuni comuni tradizionalmente più conservatori. A Varese, ad esempio, il sindaco uscente Davide Galimberti è stato riconfermato e la Lega non è riuscita a riconquistare uno dei suoi feudi storici. Il centrosinistra vince inoltre anche a Latina, Caserta e Cosenza.
“Ho visto una straordinaria mobilitazione di tutti” nel Pd. “Sono convinto che questo lavoro continuerà. Sono qui, garante e motore attivo dell’unità”, ha reagito all’annuncio dei risultati il segretario dei dem Enrico Letta. Questo secondo turno dimostra “che l’idea di una coalizione larga, indispensabile per battere la destra, è concretizzabile, non è astratta”, ha poi proseguito.
Al centrodestra resta Trieste
L’unica consolazione per il centrodestra arriva da Trieste, dove Roberto Dipiazza è stato riconfermato sindaco con il 51,2% dei voti, superando Francesco Russo.
La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha ammesso la sconfitta; ma ha precisato che parlare di “débâcle”, come hanno fatto alcuni commentatori, è eccessivo: “La débâcle è del M5S, il PD sta festeggiando sulle spoglie degli alleati grillini”, ha dichiarato.
Matteo Salvini ha dal canto suo parlato “dell’errore fatto in alcune città” arrivando troppo tardi, “con il nome solo alla fine, specie in un momento come questo dopo il Covid, in cui la gente ha tanti problemi e poco tempo”. Da Catanzaro, dove si trovava, il leader della Lega ha poi sottolineato che “lo zerovirgola in più o in meno in questo momento non mi preoccupa; il nostro obiettivo è vincere le elezioni politiche tra un anno e per questo ci stiamo organizzando in Calabria e in tutta Italia”.
Astensionismo da record
A vincere lunedì non è però stato solo il centrosinistra, ma anche l’astensionismo.
Nei 63 comuni chiamati al voto, il tasso di partecipazione è stato infatti di poco inferiore al 44%, quasi nove punti in meno rispetto al dato registrato nel primo turno.

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