Un ordigno che è proibito in molti Paesi.
Keystone / Maria Senovilla
Gli Stati Uniti hanno deciso di fornire all'Ucraina le famigerate e controverse bombe a grappolo. Si tratta di armi devastanti proibite da numerosi Paesi in tutto il mondo. Potrebbero però cambiare il corso del conflitto con la Russia. Quello che è certo è che ci saranno gravi conseguenze, soprattutto per la popolazione civile, sia oggi che in futuro, quando la guerra sarà finita. Si tratta di ordigni (già usati in Afghanistan e in Iraq) che, una volta esplosi, rilasciano altre piccole bombe. Consentono di saturare l’area nemica, ma se inesplose, anche a conflitto terminato, possono uccidere ancora o mutilare i civili. L’anno scorso la Casa Bianca aveva accusato la Russia utilizzare le bombe a grappolo, definendo il ricorso a quest'arma come "un crimine di guerra". Da tempo per la sua controffensiva l’Ucraina chiedeva la fornitura di queste armi, bandite dal 2008 una convenzione internazionale, non sottoscritta da Stati Uniti, Russia e Ucraina, ma adottata dalla maggior parte dei paesi NATO.
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