"Nel 2017, 119 mila migranti sono arrivati in Italia per via marittima, il 34% in meno rispetto al 2016 e il 22% in meno rispetto al 2015": è quanto scrive l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) nel rapporto annuale sulle migrazioni pubblicato in occasione della Giornata Mondiale dei Rifugiati.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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“Questo calo – prosegue l’Ocse nella scheda consacrata all’Italia – segue gli accordi Italia-Libia firmati a inizio 2017 che limitano i flussi migratori di provenienza dall’Africa. I principali Paesi di origine restano la Nigeria, la Guinea e la Costa d’Avorio.
Nel 2017, precisa l’Ocse, un gran numero di migranti sbarcati sulle coste italiane erano minori non accompagnati (circa 16 mila), principalmente africani, nonostante una riduzione del 39% rispetto al 2016.
Aumentano i richiedenti l’asilo
L’Ocse rivela inoltre che nel 2017 l’Italia “ha accolto oltre 130 mila richiedenti asilo (10 mila in più rispetto al 2016). Erano principalmente di nazionalità nigeriana (18%), cingalese (10%) e pakistana (7.5%). Il numero di minori soli raggiungeva praticamente i 18.300 alla fine dell’anno”.
Inoltre, prosegue l’organismo per lo sviluppo e la cooperazione economica, tra il 2016 e il 2017, circa 226 mila primi permessi di soggiorno sono stati rilasciati dall’Italia, praticamente la metà rispetto al 2007 (515 mila). Come nel corso degli anni precedenti solo il 4% dei nuovi permessi sono stati rilasciati a titolo professionale, contro il 46% per motivi familiari.
All’inizio del 2017, un terzo del totale dei permessi di soggiorno rilasciati in Italia era per motivi d’asilo o umanitari, contro il 28% nel 2015-2016. Le comunità di immigrati presenti da lungo tempo in Italia (come gli albanesi, i marocchini, i tunisini) tendono ad avere permessi per motivi familiari, mentre alcuni stranieri di nazionalità di immigrazione più recente (cinesi, cingalesi, peruviani) sono in maggioranza titolari di un permesso di soggiorno per motivi professionali.
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