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Per le aziende la Svizzera rimane molto attraente

Solo Hong Kong è più conveniente di alcuni cantoni svizzeri per quanto concerne l’imposizione fiscale delle aziende. È quanto emerge da un rapporto pubblicato mercoledì.

Questo contenuto è stato pubblicato il 10 gennaio 2018 - 15:53
Daniele Mariani
Per quanto concerne la pressione fiscale, Nidvaldo (nella foto il capoluogo Stans) è un po' il paese di Bengodi per le aziende. Keystone

Nella metropoli cinese, che gode di uno statuto speciale, un’azienda con un utile di 1'000 franchi, ne versa 99 al fisco. Nei cantoni svizzeri di Nidvaldo, Appenzello Esterno e Lucerna, la pressione fiscale è praticamente identica: qui una ditta paga allo Stato tra 101 e 103 franchi.

A dirlo è l’istituto di ricerca basilese BAK EconomicsLink esterno, che mercoledì ha pubblicato il suo studio annuale sulla fiscalità. Per la ricerca sono state prese in considerazione 50 realtà (Stati e cantoni).

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L’istituto sottolinea che prossimamente sono attesi grandi cambiamenti, a causa della riforma tributaria negli Stati Uniti.

Ad abbattere più fortemente il carico fiscale sulle aziende sono stati l’Ungheria (-8,3%), la Norvegia (-2,6%) e la Spagna (-2,3%). Sul fronte opposto, gli incrementi maggiori sono stati registrati in Slovenia (+1,7%), Finlandia (+1%) e India (+0,8%).

Se si considera la Svizzera nel suo insieme (nella Confederazione i cantoni godono di ampia autonomia fiscale), si arriva a un tasso del 16,6%. Solo Hong Kong, come detto, Ungheria, Irlanda, Singapore e Cechia sono più vantaggiose. Il cantone Ticino è praticamente nella media elvetica, con un tasso del 16,7%. Mentre Ginevra arriva ultimo tra i cantoni presi in considerazione, con il 21,4%.

E l’Italia?

Nella Penisola un’azienda paga 225 franchi per 1'000 franchi di utile. Una posizione non particolarmente competitiva se paragonata ai tassi praticati nei paesi sopraccitati. Tuttavia l’Italia non si discosta molto dalla Gran Bretagna (20,2%), dai Paesi Bassi (21,9%) o dal Lussemburgo (23%).

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Nella sua ricerca, l’istituto basilese ha analizzato anche la pressione fiscale che grava sulle persone “altamente qualificate” (con un introito di 100'000 euro dopo deduzione delle imposte).

Il paese più attraente è Singapore (9,8%), seguito dalla Russia (14,5%) e da Hong Kong (15,5%). In quarta posizione figura il cantone Zugo (23%). A livello svizzero, il tasso di imposizione è del 32,1%.

Già probabilmente il prossimo anno, il cantone Zugo perderà però il suo primato svizzero. È infatti di mercoledì la notizia secondo cui il governo cantonale propone di alzare le tasse, dopo che in novembre i cittadini avevano respinto un pacchetto di risparmio.

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In questa classifica, l’Italia arriva invece nelle parti basse: più della metà del guadagno (51,6%) se ne va in tasse. Peggio se la passa solo chi vive in Finlandia (54,2%), Svezia (57,6%) e Belgio (61%).

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