Ex comandante degli indipendentisti kosovari a processo
Salih Mustafa è alla sbarra da mercoledì davanti al Tribunale speciale per il Kosovo all'Aia. L'ex capo dell'Esercito di liberazione del Kosovo (UCK) è il primo ad essere processato da questa Corte, creata nel 2015.
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Keystone-ATS/mar
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Arrestato l’anno scorso mentre lavorava come consulente del ministero della difesa, Mustafa è accusato di aver torturato almeno sei civili in un centro di detenzione nell’aprile 1999 a Zllash, in Kosovo.
La guerra in Kosovo, durante la quale si stima siano morte almeno 13’000 persone, si è conclusa nel 1999 con una campagna di bombardamenti della Nato, che ha costretto le forze serbe a ritirarsi.
Il Tribunale speciale per il Kosovo è stato istituito nel 2015 per indagare sui crimini di guerra commessi nella regione tra il 1999 e il 2000 dall’UCK contro serbi, rom e oppositori della guerriglia kosovara. La Corte è stata creata proprio dal Parlamento kosovaro e tecnicamente non è un tribunale internazionale, ma fa parte della magistratura del Paese, seppur con giudici internazionali e una sede all’estero.
Salih Mustafa è il primo ad essere processato da questo tribunale, che ha anche incriminato l’ex presidente del Kosovo (2016-2020) Hashim Thaçi. Altri ex leader dell’UCK sono stati perseguiti in passato davanti al Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia (ICTY), compreso l’ex primo ministro Ramush Haradinaj, che è stato assolto nel 2012 insieme ad altri due leader della guerriglia.
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