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Sterzata a destra anche in Slovenia

I conservatori del Partito democratico sloveno, guidati dall'ex premier Janez Jansa, hanno vinto le elezioni politiche anticipate organizzate questo fine settimana. Ma difficilmente potranno governare.

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L’avanzata delle forze sovraniste ed anti-migranti si conferma anche in Slovenia. Il Partito democratico sloveno (Sds), che ha fatto campagna insistendo appunto su queste tematiche, si è aggiudicato il 25% dei voti.

Conquistando 26 dei 90 seggi dell’Assemblea nazionale, l’Sds non ha però i numeri per governare da solo. Anzi, durante la campagna elettorale la maggior parte dei partiti ha escluso l’ipotesi di formare un’alleanza con i nazionalisti, che hanno ricevuto il sostegno del premier ungherese Viktor Orban.

Non sono quindi da escludere sorprese e la formazione di un governo potrebbe richiedere mesi. Marjan Sarec, ex attore e sindaco della città di Kamnik, ha dichiarato di avere buone speranze di diventare primo ministro. La sua lista, che si presentava per la prima volta e che è su posizioni centriste, ha ottenuto il 12,6% delle preferenze. Tuttavia per formare una maggioranza dovrà trovare almeno altri tre alleati.

Sarec potrebbe trovare appoggi tra i socialdemocratici, terzi con poco più del 10%, tra i centristi del premier uscente Miro Cerar, al 9,6%, e tra gli esponenti del partito dei pensionati, al 4,9%.

Le legislative anticipate erano state convocate dopo le dimissioni in marzo di Cerar, che non era riuscito ad ottenere l’avallo per un ambizioso progetto ferroviario.

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