Democratici e repubblicani americani per una volta uniti
Non succede spesso di questi tempi a Washington che democratici e repubblicani riescano ad andare d’accordo. Ma il ritardo statunitense in molti settori tecnologici chiave è stato decisivo nel voto 68 a 32 con il quale il senato ha votato lo US Innovation and Competition Act.
Un piano da circa 240 miliardi di dollari per colmare il gap tecnologico, rafforzare il settore della ricerca e ridurre la dipendenza statunitense dalla produzione Made in China di numerose componenti fondamentali per l’innovazione: come i seminconduttori impiegati nell’elettronica o i microchip utilizzati dall’industria automobilistica.
“Se non agiamo subito – ha affermato con toni quasi apocalittici il leader democratico al senato Chuck Schumer, uno dei promotori della legge – sarà la fine dei nostri giorni come superpotenza dominante”.
Alla maggioranza democratica al senato si sono aggiunti anche 19 senatori repubblicani, tra loro anche il leader di minoranza Mitch McConnell.
Non si è fatta attendere la reazione cinese. Il portavoce del ministero degli esteri di Pechino ha accusato Washington di trattare la Cina come un nemico immaginario.

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