Trecentomila franchi svaniti nel nulla.
Keystone / Walter Bieri
Un uomo è stato arrestato alla fine febbraio all’aeroporto di Zurigo Kloten mentre stava cercando di lasciare il Paese.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Sulle sue tracce c’erano gli inquirenti della Procura di Zugo che avevano avviato indagini nei suoi confronti per presunte truffe architettate sui crediti stanziati dalle autorità a sostegno dell’economia durante la pandemia.
Il 31enne elvetico, che è stato posto in detenzione preventiva, è accusato di aver chiesto e ottenuto nel 2020, in qualità di membro del consiglio di amministrazione di una società registrata a Zugo, la somma di 287’520 franchi a titolo di credito Covid. Finanziamento concessogli sulla base di un fatturato dichiarando di quasi 3 milioni di franchi che si è rivelato totalmente inventato.
Secondo quanto è emerso dall’inchiesta il sedicente imprenditore aveva rilevato appositamente, poco prima di inoltrare la sua richiesta di finanziamento, una società inattiva e, una volta ottenuto la somma, ha dilapidato per scopi personali l’intero importo nel breve lasso di tempo di quattro giorni, invece di utilizzarlo, come concordato, per garantire il presunto fabbisogno di liquidità della società.
Nello specifico il Ministero pubblico del Canton Zugo conducendo nei suoi confronti un’inchiesta penale per violazione dell’ordinanza sulle fideiussioni solidali Covid-19, truffa, riciclaggio di denaro e falsità in atti.
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