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Locali notturni chiusi anche nel canton Vaud

facciata di una discoteca
Il MAD, una delle mecche della 'movida' di Losanna, deve di nuovo chiudere i battenti. Keystone / Jean-christophe Bott

Discoteche chiuse, manifestazioni private con più di 100 persone vietate e mascherina obbligatoria in tutti i luoghi pubblici chiusi: sono le misure annunciate martedì dalle autorità vodesi per cercare di contenere la crescita del numero di contagi.

Dopo Ginevra, che aveva adottato simili provvedimenti circa un mese fa, anche il canton Vaud ha dato un giro di vite, rafforzando il dispositivo contro il coronavirus.

La progressione della pandemia “ci preoccupa ancora una volta e ci fa tornare alla realtà”, ha dichiarato in una conferenza stampa la presidente del governo cantonale Nuria Gorrite.

Stando all’ultimo rapporto settimanaleCollegamento esterno disponibile dell’Ufficio federale della sanità pubblica, che riguarda il periodo tra il 31 agosto e il 6 settembre, con un tasso di 88,1 contagi ogni 100’000 abitanti Vaud è il cantone più colpito dal coronavirus, seguito da Friburgo (67,5), Ginevra (65,1) e Zurigo (31,9).

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Nuria Gorrite ha precisato che l’aumento dei casi positivi va di pari passo con una crescita dei ricoveri e che la malattia torna di nuovo a colpire le persone a rischio.

Considerati come “importanti focolai epidemici” i locali notturni dovranno quindi di nuovo chiudere i battenti. Per limitare i contagi, vengono inoltre proibiti gli eventi e le feste private che coinvolgono oltre 100 persone. Per quelli con 50 o più partecipanti, viene invece instaurato l’obbligo di mascherina e di stilare un elenco dei presenti.

Per i luoghi non aperti come cinema, sale da concerto, musei, biblioteche e alberghi non ci sono limiti di posti, ma si deve indossare una protezione per bocca e nasco. Nei ristoranti e nei bar, le mascherine sono obbligatorie per il personale e gli avventori fino a quando non sono seduti al loro posto. Le consumazioni possono avvenire solo da seduti.

Le nuove regole scattano giovedì alle 15.00 e dureranno almeno sino al 30 ottobre. Il Consiglio di Stato ha già fatto sapere che le norme, in caso di necessità, potrebbero essere ulteriormente inasprite. L’obiettivo è scongiurare un secondo confinamento, ha concluso la presidente dell’esecutivo Nuria Gorrite.

La corrispondenza di Riccardo Bagnato:

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tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG del 15.9.2020)


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