Continua il declino dei media tradizionali in Svizzera
La TV e gli altri media tradizionali stanno perdendo influenza a favore dei media online.
Keystone / Str
I tempi di visione della televisione e di ascolto della radio in Svizzera hanno continuato a diminuire nel 2022, confermando una tendenza in atto da tempo, ha riferito venerdì l'Ufficio federale di statistica (UST).
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RTS/jc/mrj
Nel 2022 il tempo di visione della televisione è diminuito in media di nove minuti al giorno a livello nazionale e quello di ascolto della radio di sei minuti rispetto all’anno precedente. Il consumo giornaliero di TV in Svizzera è in calo da dieci anni, con l’eccezione del 2020, che ha registrato un aumento.
Tuttavia, esistono notevoli differenze tra le regioni linguistiche. Nella Svizzera italiana, gli spettatori trascorrono in media 146 minuti al giorno davanti al piccolo schermo, mentre scendono a 123 nella Svizzera francese e a 104 nella Svizzera tedesca. L’anno scorso la media nazionale era di 111 minuti al giorno.
I tempi di visione variano molto anche in base all’età e al sesso, secondo quanto riportato dall’UST. Le persone di età superiore ai 59 anni trascorrono di gran lunga il maggior tempo davanti alla televisione. In tutte le regioni linguistiche, le donne hanno guardato la televisione più a lungo degli uomini negli ultimi 20 anni, 2022 compreso.
La visione della televisione è fortemente influenzata dai canali dei Paesi vicini, con una quota di mercato del 58% nella Svizzera tedesca, del 66% nella Svizzera italiana e del 69% nella Svizzera francese.
Anche l’utilizzo della radio è in calo dal 2010, con tempi di ascolto paragonabili nella Svizzera tedesca e italiana (85 minuti al giorno). La Svizzera francese, invece, ascolta la radio per 64 minuti al giorno. Ancora una volta, le cifre aumentano con l’età: la fascia di età superiore ai 60 anni ascolta la radio 5,2 volte più a lungo dei e delle 15-29enni.
Per quanto riguarda la carta stampata, il giornale gratuito 20 Minutes è rimasto in cima alla classifica nella Svizzera francese e tedesca. La classifica comprende anche l’edizioni online del quotidiano.
Una tendenza di quasi tutti i Paesi sviluppati, dimostrata da numerosi studi, è che l’online che continua ad avere la meglio sui media tradizionali.
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