Centro logistico di un'impresa attiva nell'e-commerce in Svizzera.
Keystone / Alessandro Della Bella
L'88% degli operatori e delle operatrici nella vendita in rete, indica una ricerca, ritiene che sia terminato l’effetto positivo per il settore indotto dalla pandemia di coronavirus.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Dall’indagine emerge anche che una quota analoga (87%) reputa che l’umore dei consumatori sia peggiorato, soprattutto a causa della guerra in Ucraina e dei timori di una recessione mondiale. Due terzi pensano inoltre che la concorrenza nel commercio web sia aumentata.
L’inchiesta è opera della scuola universitaria professionale zurighese di Winterthur (ZHAW) che fra il 4 maggio e il 14 agosto ha ricevuto le valutazioni di 598 negozi online. “Dal sondaggio emerge che i rivenditori ipotizzano una riduzione del potere d’acquisto a causa dell’inflazione”, spiega Darius Zumstein, responsabile della ricerca ed esperto del ramo. “I clienti spendono i loro soldi per altri scopi, ad esempio per viaggi ed eventi”. Alcuni rivenditori sospettano, continua il ricercatore, anche che vi sia stato un ritorno di clientela dall’online ai negozi tradizionali.
L’IA nell’e-commerce
C’è poi il discorso, che sta diventando sempre più d’attualità, dell’intelligenza artificiale (IA). “Questa offre ai rivenditori numerose opportunità per rendere il loro negozio online più efficiente e redditizio”, argomenta Zumstein. L’IA – in particolare ChatGPT – viene utilizzata più frequentemente per la creazione di testi e per l’ottimizzazione dei motori di ricerca.
Nel servizio clienti, l’intelligenza artificiale svolge un ruolo sempre più importante, ad esempio con i chatbot. L’IA, oltre a ottimizzare l’attività dei rivenditori online, può offrire un valore aggiunto ai clienti: “ad esempio i vestiti o le scarpe possono essere provati virtualmente grazie alla realtà aumentata”, osserva Zumstein.
Difficoltà a reperire personale
Le maggiori sfide per il settore del commercio elettronico vengono identificate dallo studio nella concorrenza, nella crescente complessità e nei costi elevati del marketing. I problemi di approvvigionamento dovuti ai costi di consegna o ai lunghi tempi di fornitura hanno un ruolo secondario, mentre le difficoltà legate al reperimento di personale sono diventate più acute.
La metà delle aziende del comparto ha infatti penuria di manodopera qualificata. Questo ha come conseguenza che i negozi online non possono essere sviluppati tecnicamente con la rapidità desiderata o che l’acquisizione dei clienti può avvenire solo su scala ridotta.
Sempre più importanti diventano i pagamenti con lo smartphone o lo smartwatch. Twint è il secondo metodo più utilizzato per pagare, dopo la carta di credito. “L’e-commerce in Svizzera è consapevole dell’importanza di Twint”, precisa Darius Zumstein secondo cui si può utilizzare questo mezzo in quattro negozi online su cinque. I clienti possono pagare invece con carta di debito in un punto vendita su due. Anche Apple Pay e Google Pay stanno crescendo rapidamente, ma a un ritmo inferiore agli altri menzionati.
Identificate le ultime vittime dell’incidente di montagna a Zermatt
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le ultime vittime trovate sul ghiacciaio dell'Adler, vicino a Zermatt (VS), il 24 maggio, sono state formalmente identificate. Si tratta di due uomini di 34 anni di nazionalità tedesca, ha dichiarato mercoledì la polizia vallesana.
BAK: “La Svizzera deve prepararsi al ritorno dei tassi d’interesse negativi”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Considerata la bassa inflazione - in maggio il rincaro si è attestato -0,1%, ai minimi da quattro anni - e la forza del franco i tassi d'interesse negativi potrebbero di nuovo tornare d'attualità in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ignazio Cassis ha incontrato oggi a Gerusalemme il suo omologo israeliano Gideon Sa'ar. In precedenza aveva avuto un colloquio con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa per valutare il ruolo dell'Autorità nazionale palestinese in futuro.
Ringier presenta denuncia penale per pubblicità false
Questo contenuto è stato pubblicato al
La casa editrice Ringier ha presentato una denuncia penale contro ignoti al Ministero pubblico della Confederazione a causa di inserzioni pubblicitarie false circolate su social media come Meta e X.
Per gli Stati le esportazioni di materiale bellico vanno facilitate
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esportazione di materiale bellico verso alcuni Paesi NATO e europei va resa più facile. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati approvando - con 31 voti contro 11 e una astensione - una revisione della Legge federale sul materiale bellico (LMB).
Il Kunstmuseum di Berna rinuncia a un dipinto di Alfred Sisley
Questo contenuto è stato pubblicato al
In seguito ai risultati di una ricerca sulla provenienza, il Kunstmuseum di Berna rinuncia alla proprietà di un'opera del pittore inglese Alfred Sisley. Gli eredi dell'imprenditore ebreo Carl Sachs, perseguitato dai nazisti, avevano rivendicato il dipinto.
Giovani e stranieri? Il premio della polizza auto sale alle stelle
Questo contenuto è stato pubblicato al
Essere giovane e di nazionalità straniera: sono i fattori che hanno l'impatto maggiore sull'importo del premio di un'assicurazione auto in Svizzera.
Le prospettive d’impiego in Svizzera si offuscano, ma rimangono positive
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le prospettive d'impiego rimangono positive in Svizzera, pur mostrando un indebolimento: lo segnala il barometro di Manpower, che come di consueto mette in luce anche differenze regionali e settoriali.
Swissmem: “L’incertezza è veleno, lo vediamo nel portafoglio degli ordini”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La crescente incertezza globale è veleno per l'industria svizzera: "sta lasciando segni tangibili nel portafoglio ordini delle nostre aziende".
Investire negli USA? Le aziende svizzere al momento stanno a guardare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Aspettare e vedere: sembra essere questa la posizione adottata dalle grandi aziende elvetiche di fronte alla politica commerciale del presidente americano Donald Trump.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.