C'è chi chiude, chi no e chi riduce gli orari per l'uso dell'area wellness.
Keystone / Christoph Soeder
Alcuni alberghi ticinesi hanno deciso di prendere misure a tratti drastiche per cercare di contrastare il caroenergia atteso per il prossimo inverno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj
C’è chi ha deciso di chiudere per i mesi invernali, come per esempio l’hotel Meridiana di Ascona, che ha anche introdotto da subito un orario di apertura ridotto di sauna e bagno turco. Poi si spegne tutto a gennaio “per non avere nessun consumo di elettricità”, spiega l’albergatore Max Perucchi. Un aumento di prezzi per coprire i costi non sarebbe inoltre sufficiente: sarebbe un incremento davvero troppo importante – “35 franchi a notte per stanza” – spiega Perucchi ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana.
Per altre strutture, come l’hotel Villa Castagnola di Lugano, si tratta di misure che sarebbe impensabile prendere: l’area wellness è infatti un servizio molto richiesto dalla clientela. La chiusura annuale tradizionale di un mese tra gennaio e marzo sarà fatta anche quest’anno. Per l’albergatore Massimiliano Ferrara, quindi, il funzionamento dell’hotel non sarà compromesso. L’unica opzione che si sta pensando di prendere in considerazione, spiega, è quella di chiudere alcune stanze, raggruppando tutti gli ospiti in quelle che verranno lasciate a disposizione.
Contenuto esterno
E proprio per capire se e quanto l’aumento del costo dell’energia influenzerà le aperture e soprattutto le chiusure delle strutture sul territorio, Hotelleriesuisse Ticino ha inviato un sondaggio ai suoi associati. Dal questionario è emerso che le chiusure saranno rare. “Non è la strategia vincente perché se chiudiamo per un lungo periodo siamo costretti a lasciare a casa dei collaboratori che sono in formazione o che sono impiegati nelle strutture in questione da anni”, dice Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotelleriesuisse Ticino. Vorrebbe anche dire, aggiunge, lasciare senza lavoro numerosi fornitori e, per i turisti, significherebbe un quasi blackout del cantone in mesi (gennaio, febbraio, marzo) che si sono rivelati, dopo due anni di pandemia, essere un periodo sempre più gettonato per i viaggi a sud delle Alpi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Blatten, travolto da una frana il 28 maggio scorso - uno degli eventi naturali più devastanti verificatisi negli ultimi decenni in Svizzera -, riceverà dalla Confederazione 5 milioni di franchi in segno di solidarietà.
India: aereo passeggeri precipita con 242 persone a bordo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un aereo di linea della compagnia Air India diretto a Londra-Gatwick è precipitato subito dopo il decollo dalla città indiana di Ahmedabad, nel Gujarat, ed è caduto su un'area residenziale. Lo riporta la TV indiana, che parla di 242 persone a bordo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Museo nazionale svizzero di Zurigo presenta da venerdì un'esposizione sui rapporti fra i monarchi mondiali e la Svizzera.
Studenti e studentesse frontalieri non potranno più andare a scuola a Ginevra
Questo contenuto è stato pubblicato al
Allieve e allievi frontalieri non saranno più ammessi nelle scuole ginevrine. Il Consiglio di Stato ha deciso di porre fine al regime transitorio a partire dall'inizio dell'anno scolastico 2026.
Energie rinnovabili, Svizzera agli ultimi posti in Europa
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera è al 22esimo posto su 28 Paesi europei in termini di sviluppo della produzione di energia solare ed eolica. Tenendo conto solo di otto Paesi vicini, la Confederazione è penultima, osserva la Fondazione Svizzera per l'Energia (SES).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Ignazio Cassis chiede a Israele di garantire maggiori aiuti alla Striscia di Gaza. Al termine della sua visita lampo in Medio Oriente, il consigliere federale ritiene inoltre che il riconoscimento di uno Stato palestinese sia prematuro, ma che "un giorno" arriverà.
Identificate le ultime vittime dell’incidente di montagna a Zermatt
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le ultime vittime trovate sul ghiacciaio dell'Adler, vicino a Zermatt (VS), il 24 maggio, sono state formalmente identificate. Si tratta di due uomini di 34 anni di nazionalità tedesca, ha dichiarato mercoledì la polizia vallesana.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
I supercomputer pronti a fermarsi, garantite le previsioni meteo
Questo contenuto è stato pubblicato al
In caso di penuria di elettricità, il Centro svizzero di calcolo scientifico di Lugano del Politecnico federale è pronto a fare la sua parte.
Vademecum elvetico in caso di interruzione di corrente
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Ufficio federale della protezione della popolazione ritiene che l'interruzione di corrente generalizzato sia uno dei pericoli maggiori in Svizzera.
Le piccole e medie imprese svizzere ottimiste malgrado tutto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante l'accumularsi di rischi economici negli ultimi mesi, le piccole e medie imprese (PMI) elvetiche guardano al futuro con una certa fiducia.
Come le aziende svizzere si preparano a un’eventuale penuria energetica
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'acciaieria Stahl Gerlafingen di Soletta ha inoltrato una richiesta per lavoro ridotto. Per ora è un'eccezione, ma altri casi potrebbero seguire.
Il rischio di crisi energetica in inverno non è diminuito
Questo contenuto è stato pubblicato al
La crisi energetica non può essere evitata, secondo quanto ha affermato Werner Luginbühl, presidente della Commissione federale dell'energia elettrica (Elcom).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.