La casa da gioco dell'enclave italiana in Svizzera può riaprire i battenti
Ti-press
Il Tribunale di Como ha dato il via libera alla riapertura del Casinò di Campione, chiuso da quasi tre anni. Il Tribunale lariano ha infatti ammesso la domanda e il piano di concordato in continuità del Casinò depositati il 19 aprile.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
I giudici hanno valutato positivamente il progetto di riapertura della casa da gioco predisposto dalla società Casinò di Campione e dal team di professionisti che ha affiancato la società.
Il piano è basato su una radicale discontinuità a livello strategico, gestionale e di governance rispetto al passato. Si punta verso una maggiore flessibilità organizzativa e un ridimensionamento dell’organico, usando come modelli di funzionamento i casinò svizzeri limitrofi di Lugano e Mendrisio.
La società prevede di riaprire la casa da gioco entro fine anno, se la situazione pandemica lo permetterà, riassumendo, per cominciare, 174 dei 500 dipendenti licenziati al momento della chiusura.
Ristorazione, gestione degli eventi, merketing e altre funzioni non di base verranno inoltre affidate a operatori esterni.
Il fallimento della casa da gioco era stato pronunciato alla fine del mese di luglio del 2018 poiché questa non era più stata in grado di versare le quote dovute al Comune di Campione, socio unico, dopo aver accumulato negli anni 130 milioni di euro di debiti. Anche l’enclave italiana in territorio svizzero era allora entrata in crisi: basti pensare che dal 2006 al 2018 il casinò aveva versato al comune di 1’900 abitanti 530 milioni di euro.
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