Attivisti per il clima in azione al Filmfestival di Locarno
Due militanti dell’organizzazione Renovate Switzerland hanno interrotto la proiezione del film che era programmato in Piazza Grande. I dirigenti del Festival di Locarno li hanno lasciati parlare.
Due giovani attivisti, un ragazzo e una ragazza, hanno rubato la scena lunedì sera nel “salotto buono” della manifestazione cinematografica ticinese. Verso le 21.30 sono saliti sul palco mentre era in corso la consegna di un premio (il Locarno Kids Award) al regista francese Luc Jacquet, poco prima dell’inizio del film in cartellone e hanno srotolato uno striscione dell’organizzazione ambientalista che sta facendo molto discutere negli ultimi tempi.
I dirigenti del Filmfestival, il direttore Giona Nazzaro e il presidente Marco Solari - che è salito sul palco - hanno bloccato gli uomini della sicurezza che stavano per intervenire e hanno consentito che i militanti, cui è stato passato un microfono, esprimessero brevemente le loro ragioni al pubblico.
Uno dei due ha quindi detto, in inglese, che “non siamo felici di essere qui, ma il cambiamento climatico è spaventoso. I governi devono intensificare la loro lotta”. Il pubblico della piazza, che era gremita, ha in prevalenza applaudito ma c’è stato anche qualche fischio indirizzato ai due militanti, che indossavano una maglietta bianca con la scritta act now (agire ora).
Dopo una decina di minuti gli attivisti sono stati consegnati alla polizia, che ha proceduto alla loro identificazione e finalmente è iniziata la proiezione del documentario Un viaggio al Polo Sud del cineasta francese.
"Li ho guardati negli occhi e mi hanno fatto una tenerezza enorme, tremavano come due foglie. Ci vuole coraggio per portare avanti le proprie opinioni", ha commentato in proposito il presidente del Festival Marco Solari.
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