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Ancora troppi alimenti finiscono nella spazzatura

Ampi margini di miglioramento Eleni Kougionis

Negli ultimi decenni, la quantità di rifiuti prodotti mediamente da ogni persona è in calo in Svizzera ma è ancora insufficiente la quota di spazzatura riciclata, in particolare quella di origine alimentare.

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 novembre 2023 - 11:53
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS

Ogni anno famiglie e piccole imprese producono circa sei milioni di tonnellate di rifiuti urbani, pari a 671 kg per persona e circa la metà di questi viene raccolta separatamente e riciclata mentre il residuo viene incenerito.

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In cifre assolute la spazzatura è aumentata costantemente negli ultimi decenni sulla scia dell’incremento demografico nel Paese ma la percentuale di rifiuti domestici è diminuita drasticamente, attestandosi a 148 kg per persona all'anno, con un calo di 58 kg in dieci anni (dal 2012, data del precedente rilevamento).

Un quinto della spazzatura potrebbe essere riciclato

L'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) spiega questa flessione con lo sviluppo delle infrastrutture di riciclaggio e le campagne di sensibilizzazione della popolazione che stanno producendo frutti.

+ La plastica sta invadendo la Svizzera e il riciclo non risolverà tuttoLink esterno

Benché tale evoluzione sia positiva, rileva Berna, ci sono ancora ampi margini di miglioramento su questo aspetto. Ii 21% della spazzatura, ossia 31 kg a persona, potrebbe infatti essere recuperato, soprattutto riguardo agli scarti alimentari (avanzi dei pasti, bucce di frutta e verdura) e agli imballaggi in plastica.

"I risultati dell'indagine sono contrastanti", commenta Katrin Schneeberger, direttrice dell'UFAM. Da un lato, osserva, la quantità di rifiuti è diminuita grazie alla promozione del riciclaggio, il che è incoraggiante, ma dall'altro non abbiamo ancora raggiunto i nostri obiettivi, soprattutto per quanto riguarda gli alimenti. “Dobbiamo fare di più per promuovere l'economia circolare".

Ancora troppi alimenti sprecati

Una ricerca indica che la quantità di rifiuti alimentari nelle pattumiere è scesa da circa 60 kg a persona nel 2012 a 50 kg nel 2022 ma rispetto a dieci anni fa la percentuale di questi nei sacchi della spazzatura è aumentata, passando dal 15,2% al 18,4% (si tratta evidentemente dell’effetto della riduzione più marcata di altri tipi di rifiuti).

In media, ogni anno una persona getta nel bidone dei rifiuti 23 kg di bucce, 25 kg di alimenti e 2,2 kg di carne e pesce e più della metà di questi 50 kg di cibo viene sprecata (avrebbe potuto essere consumata se conservata e assunta nei tempi indicati).

I rifiuti organici (scarti da attività di giardinaggio, bucce, cibo, liquidi alimentari) rappresentano ancora più di un terzo (35,4%) dei rifiuti, mentre altri prodotti, come i giocattoli e i pannolini sono al secondo posto (17,9%), seguiti dalla plastica (13,4%) e dalla carta (11,9%).

Le proporzioni di vetro e carta sono diminuite (rispettivamente 3% di vetro e 12% di carta) nel 2022, così come le plastiche Anche le quantità di plastica sono calate del 13%, da 249'000 a 174.000 tonnellate in dieci anni, grazie all’intensificazione della raccolta e degli imballaggi più leggeri.

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