Anche Brasile e Cile interpellano la giustizia internazionale contro Israele
La prima udienza della Corte internazionale di giustizia in merito alle accuse di genocidio che il Sudafrica ha mosso contro Israele è iniziata questa mattina all'Aja.
L’attacco di Hamas del 7 ottobre non può giustificare la “violazione” della Convenzione sul genocidio da parte di Israele: lo ha affermato oggi all’Aja il Sudafrica nel corso dell’udienza della Corte internazionale di giustizia sull’accusa di genocidio mossa dal Sudafrica contro Israele.
Le operazioni militari di Israele a Gaza hanno spinto la popolazione sull’orlo della carestia, ha detto un avvocato del Sudafrica, Adila Hassim. La situazione è tale che gli esperti ora prevedono che un maggior numero di persone a Gaza potrebbe morire di fame e di malattie” piuttosto che in seguito ad un’azione militare diretta, ha sottolineato Hassim.
Denunce anche da Brasile e Cile
Intanto, anche il Brasile, per voce del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, ha dato il suo sostegno all’azione presentata dal Sudafrica contro Israele alla Corte internazionale di giustizia: lo riferisce il ministero degli Esteri di Brasilia in un comunicato. Il ministero afferma nella nota che Lula sostiene l’iniziativa sudafricana affinché la Corte internazionale di giustizia “ordini” a Israele di “fermare immediatamente atti e misure che potrebbero costituire un genocidio”.
A Sudafrica e Brasile si accoda inoltre anche il Cile che chiede alla Corte penale internazionale un’indagine sull’operato del governo di Israele.

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