Ambiente ed energia a Rösti, giustizia e polizia per Baume-Schneider
Dopo le nuove nomine di ieri, il Consiglio federale ha oggi riattribuito i Dipartimenti. Le finanze, la cui gestione era molto ambita, sono toccate a Karin Keller-Sutter.
Cambio ai vertici dei dipartimenti federali dopo l’elezione ieri dei due nuovi membri del Governo federale, l’UDC Albert Rösti (destra sovranista) ed Elisabeth Baume-Schneider, del Partito socialista.
La liberale radicale Karin Keller-Sutter, in Consiglio federale dal 2019, lascerà il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) alla neo eletta giurassiana per accasarsi alle finanze (DFF) al posto del dimissionario Ueli Maurer.
Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), finora diretto da Simonetta Sommaruga, sarà ripreso da Rösti.
Il servizio del TG con il commento di Simona Cereghetti:
Conferme per gli altri quattro
Gli altri consiglieri federali rimangono al loro posto: Alain Berset al Dipartimento federale dell’interno (DFI), Guy Parmelin al Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e Ignazio Cassis al Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Anche Viola Amherd, che sembrava inizialmente interessata al DATEC, rimarrà invece al Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
La nuova ripartizione dei dipartimenti sarà effettiva dal 1° gennaio, quando entreranno ufficialmente in carica i nuovi eletti.
“Decisione consensuale”
In conferenza stampa, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha detto che la ripartizione dei dipartimenti federali è stata decisa in modo consensuale. Ciascun consigliere federale ha potuto esprimere i propri desideri.
“Lo scopo dell’incontro informale odierno era di trovare la migliore distribuzione dei compiti nell’interesse del Paese”, considerando nel contempo gli interessi di ciascun membro del collegio, ha detto il consigliere federale che è anche il presidente in carica fino al 31 dicembre. La decisione si è basata anche su criteri quali l’instabilità geopolitica e la necessità di garantire la continuità dei dossier. La discussione è durata circa due ore, ha precisato Cassis.
“Dare continuità alle finanze del Paese”
L’unica “ministra” dell’attuale Governo che ha deciso di cambiare, presente accanto a Cassis, Karin Keller-Sutter, ha voluto ringraziare il collegio per averle dato la possibilità di riprendere in mano le finanze in un momento complicato, dopo il gran lavoro fatto da Ueli Maurer. Un compito difficile, per il quale ho grande rispetto, ha precisato davanti ai media la sangallese, che ci porrà davanti a numerose sfide che ci obbligheranno a prendere decisioni anche dure in tempi brevi.
Keller-Sutter, che ha detto di volersi prendere del tempo per studiare a fondo i dossier, ha giustificato la scelta delle finanze anche col desiderio di dare continuità all’azione di Governo in questo settore in un momento delicato per il Paese. Per poter affrontare il futuro – in particolare i deficit che si annunciano, ndr. – avrò bisogno del sostegno dei miei colleghi ma anche dei Cantoni, come dimostra la riforma sulla tassazione delle multinazionali o l’imposizione individuale dei coniugi.
Keller-Sutter ha rammentato anche i cantieri aperti, come la nuova identità elettronica – tema sul quale il Governo ha dovuto rimettersi al lavoro dopo il “no” popolare – ma anche l’impegno profuso nella lotta al terrorismo e contro la violenza domestica, “una tema che mi sta particolarmente a cuore”.
Le reazioni
PLR – La ripartizione dei dipartimenti in seno al Consiglio federale convince il Partito liberale radicale (PLR), che la definisce “promettente”. In particolare, il partito esprime soddisfazione nel vedere che le finanze sono state assegnate alla sua ministra Karin Keller-Sutter. Il Dipartimento delle finanze era infatti un settore ambito sia dal PLR sia dall’UDC.
La sangallese, scrivono i liberali radicali in una nota, ha “già più volte dimostrato le proprie capacità”, dirigendo fin qui il Dipartimento federale di giustizia e polizia con “brio” e affrontando la sfida della rapida risposta richiesta nell’accoglienza dei rifugiati ucraini.
Verdi – Come facilmente prevedibile visto il suo noto impegno a favore di energia atomica, industria automobilistica e petrolio, i Verdi e le associazioni ambientaliste hanno criticato l’assegnazione del DATEC al neo consigliere federale UDC Albert Rösti. Su Twitter, il partito ecologista ha parlato di “incubo per la protezione del clima”. Le posizioni di Rösti su alcuni temi chiave sono infatti letteralmente agli antipodi rispetto a quelle degli ecologisti.
PS – Anche per il Partito socialista è preoccupante che Albert Rösti assuma la direzione del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC). Secondo il PS ora la transizione energetica potrebbe subire un ritardo di anni.
PLR e UDC stanno mettendo a rischio i progressi compiuti da Simonetta Sommaruga, alla testa del DATEC finora, in materia di protezione del clima, sicurezza dell’approvvigionamento e servizio pubblico, scrive ancora il partito in una nota.
Centro – Il Centro (ex Partito popolare democratico, di stampo conservatore) ha commentato su Twitter l’odierna ridistribuzione dei dipartimenti dicendosi “fiero” di poter contare sulla sua ministra Viola Amherd per proseguire il lavoro al DDPS “con coraggio e determinazione”. La vallesana manterrà l’incarico assunto quattro anni fa.
Il DDPS è infatti uno dei quattro a non avere un nuovo capo dopo il rimescolamento di oggi. Malgrado vi fossero voci su una volontà di cambiare aria, Amherd rimarrà dunque al suo posto. Nel suo post sul social media, il Centro afferma inoltre di aspettarsi che tutti i consiglieri federali si adoperino per il buon funzionamento del governo.
L’approfondimento del TG sulle reazioni:
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.