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Un po' d'Amazzonia alla stazione di Zurigo

Da qualche giorno chi arriva alla stazione centrale di Zurigo può ammirare un'opera variopinta: l'albero della vita dell'artista brasiliano Ernesto Neto.

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 luglio 2018 minuti
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 2.7.2018)
L'opera è composta di una serie di strisce intrecciate e colorate lunghe complessivamente oltre dieci chilometri. Keystone

"Togliersi le scarpe, sdraiarsi, fare un pisolino e sognare": è l'invito che Ernesto Neto rivolge alle decine di migliaia di persone che ogni giorno attraversano la hall principale della stazione di Zurigo. All'interno dell'albero della vita si può meditare, riposarsi un attimo o risvegliare il proprio olfatto grazie alle diverse piante aromatiche seminate qua e là.

Alto 20 metri, l'albero – "GaiaMotherTree" – è composto di strisce lunghe complessivamente dieci chilometri, colorate ed intrecciate a mano dall'artista brasiliano.

L'opera è ispirata da un popolo indigeno dell'Amazzonia, la tribù Huni Kuin, e vuole ricordare che "noi tutti siamo natura", spiega Neto.

Il progetto, che comprende anche diverse manifestazioni annesse, come concerti o incontri, è stato promosso dalla Fondazione BeyelerLink esterno di Basilea e sarà visibile sino a fine luglio.

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