La televisione svizzera per l’Italia

“Accordo Svizzera-UE entro l’estate 2024”

Maros Sefcovic e Ignazio Cassis.
Maros Sefcovic e Ignazio Cassis. © Keystone / Peter Schneider

Il responsabile del dossier svizzero dell'Unione Europea Maros Sefcovic confida in un'intesa entro poco più di un anno. Con questo obiettivo ha incontrato vari protagonisti della politica svizzera. 

Si è conclusa ieri sera la visita di due giorni del vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic in Svizzera. Sefcovic ha colto l’occasione per ascoltare le preoccupazioni elvetiche e spiegare la posizione dell’Unione Europea (UE). Ha inoltre fornito dettagli sul ruolo della Corte di giustizia dell’Unione Europea (CGUE).

I colloqui esplorativi tra la Svizzera e l’UE hanno portato a qualche progresso, ha dichiarato in serata lo slovacco ai media. C’è una migliore comprensione su una serie di questioni, ha aggiunto. Un’opinione condivisa dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) in un comunicato stampaCollegamento esterno pubblicato ieri dopo un incontro con il consigliere federale Ignazio Cassis.

Contenuto esterno

Alcuni punti però rimangono irrisolti. “Vogliamo continuare a muoverci nella giusta direzione”, ha insistito Sefcovic, convinto che con la volontà politica di entrambe le parti sia possibile andare avanti.

Andare avanti rapidamente

Il vicepresidente della Commissione europea ha ribadito il suo desiderio di concludere i negoziati entro l’estate del 2024, prima dell’insediamento della futura Commissione, a seguito delle elezioni europee di primavera.

Per raggiungere questo obiettivo, Sefcovic è venuto ad ascoltare le preoccupazioni dei suoi interlocutori e a spiegare le questioni importanti per Bruxelles. Stamattina, durante i colloqui con le parti sociali, ha detto di aver spiegato che negli ultimi anni sono successe molte cose in Europa e che l’UE “lotta per i più alti standard sociali possibili”.

Altri sviluppi
Bandiera svizzera ed europea.

Altri sviluppi

L’anno cruciale per la politica estera svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Il “no” popolare allo Spazio economico europeo, nel 1992, ha innescato una serie di importanti trattative a livello internazionale.

Di più L’anno cruciale per la politica estera svizzera

Con i rappresentanti dei cantoni ha sottolineato i gesti compiuti dall’UE nei confronti della Svizzera. Ha assicurato che Bruxelles è pronta a fare “un grande passo” in campo istituzionale, accettando l’approccio “verticale” auspicato da Berna – piuttosto che cercare una soluzione generale per tutti gli accordi bilaterali.

Una sfumatura non trascurabile

Secondo Pirmin Bischof (“senatore” del Centro in rappresentanza del Canton Soletta), presidente della Commissione per la politica estera del Consiglio degli Stati, lo slovacco è irremovibile per quanto riguarda la risoluzione delle controversie tra Svizzera e UE e ha ricordato che la CGUE è “il giudice unico” per l’applicazione delle norme europee.

Ha però sottolineato che sono possibili “eccezioni” in alcuni settori, e non solo delle “clausole di salvaguardia”. La sfumatura non è insignificante, ha osservato Bischof. Le clausole di salvaguardia sono limitate, e questo lascia presupporre che le eccezioni non lo siano. Inoltre, le eccezioni sarebbero parte integrante dell’accordo e non sarebbero sottoposte alla CGUE, ma a un tribunale arbitrale.

Questo era uno dei punti che avevano giustificato il rifiuto dell’accordo quadro istituzionale nel 2021, ha ricordato Bischof. Secondo lui, il vicepresidente della Commissione europea non ha specificato quali aree potrebbero essere interessate da queste eccezioni e lo slovacco non ha fornito ulteriori dettagli.

“Meno pericoli”

Secondo Bischof, Sefcovic ha anche fatto una precisazione sulla direttiva UE sui diritti dei cittadini europei: Bruxelles sarebbe d’accordo nel fare una distinzione tra gli europei che in Svizzera lavorano e quelli che non lo fanno.

La Commissione europea comprende che “la Svizzera non vuole l’immigrazione di cittadini europei nel suo sistema sociale”. Tuttavia, Maros Sefcovic ha insistito sul fatto che gli europei dovrebbero essere trattati in modo “dignitoso”, ha spiegato il senatore centrista.

Per Bischof, se il concetto di lavoro retribuito venisse inteso allo stesso modo da Berna e da Bruxelles, si tratterebbe di un chiarimento della posizione adottata finora dalla Commissione europea. “Il pericolo per la Svizzera sarebbe un po’ meno grande”, ha aggiunto.

In effetti, la direttiva sui diritti dei cittadini avrebbe portato a una “notevole estensione” della legislazione dell’UE. E con un’acquisizione dinamica del diritto europeo, “ci sarebbe stato un rischio di estensione” del campo di applicazione della direttiva.

Il vicepresidente della Commissione europea è arrivato in Svizzera ieri. Ha tenuto un discorso all’Università di Friburgo, prima di incontrare Cassis a Berna. Oggi ha visto i rappresentanti del Parlamento, delle parti sociali e dei Cantoni.

Attualità

La bandiera esposta sul Säntis, nelle Prealpi svizzere.

Altri sviluppi

Ritorna la più grande bandiera svizzera sul Säntis

Questo contenuto è stato pubblicato al Dopo la mancata apparizione l'anno scorso a causa del maltempo, la bandiera rossocrociata più grande al mondo sarà nuovamente esposta sulla parete del Säntis, nelle prealpi svizzere, in occasione delle festività del 1° agosto.

Di più Ritorna la più grande bandiera svizzera sul Säntis
La baby finestra del Lindenhofspitals nel Canton Berna.

Altri sviluppi

Neonata abbandonata nella “culla per la vita”

Questo contenuto è stato pubblicato al La piccola è stata riposta nella notte fra mercoledì e giovedì nella "baby finestra" dell'Ospedale cantonale di Olten (Soletta). La neonata è in perfetta salute, precisa il nosocomio in una nota odierna.

Di più Neonata abbandonata nella “culla per la vita”
Auto della polizia a Ginevra.

Altri sviluppi

Accoltellato a morte a Ginevra

Questo contenuto è stato pubblicato al Un uomo di 66 anni è stato ucciso domenica scorsa nel suo appartamento, situato nei pressi della stazione di Cornavin a Ginevra.

Di più Accoltellato a morte a Ginevra
Viola Amherd.

Altri sviluppi

Abbuffata di sport per Viola Amherd a Parigi

Questo contenuto è stato pubblicato al Ci saranno scherma, ciclismo, nuoto e forse tennis nel menù delle discipline alle quali la presidente della Confederazione Viola Amherd assisterà a Parigi, dove è giunta per l'inizio delle Olimpiadi estive.

Di più Abbuffata di sport per Viola Amherd a Parigi
Passeggeri in attesa alla Gare du Nord.

Altri sviluppi

Sabotaggi sulle linee ferroviarie francesi

Questo contenuto è stato pubblicato al A poche ore dalla grande cerimonia di apertura dei giochi olimpici i treni ad alta velocità in Francia sono stati oggetto di atti di sabotaggio che hanno paralizzando la rete ferroviaria.

Di più Sabotaggi sulle linee ferroviarie francesi
Kevin Germanier.

Altri sviluppi

Un alloro olimpico per lo stilista Germanier

Questo contenuto è stato pubblicato al I costumi della cerimonia di chiusura di Parigi 2024 sono stati disegnati dal creatore di moda vallesano.

Di più Un alloro olimpico per lo stilista Germanier
Aerei allo scalo di Zurigo.

Altri sviluppi

Odore sospetto, aereo di Swiss torna indietro

Questo contenuto è stato pubblicato al I piloti decidono di rientrare a Zurigo a causa di un'anomalia in cabina. Nessun problema per equipaggio e passeggeri/e.

Di più Odore sospetto, aereo di Swiss torna indietro
Agenti della polizia di Berna.

Altri sviluppi

Agenti svizzeri ai Giochi di Parigi

Questo contenuto è stato pubblicato al Unità speciali dei corpi di polizia cantonali saranno impiegati, su richiesta delle autorità francesi, nei servizi di sicurezza alle Olimpiadi.

Di più Agenti svizzeri ai Giochi di Parigi
La frana che ha travolto Bondo (Grigioni) nell'agosto 2017.

Altri sviluppi

Frana di Bondo, cinque rinvii a giudizio

Questo contenuto è stato pubblicato al Il Ministero pubblico dei Grigioni ha incriminato cinque persone, accusate di omicidio colposo plurimo in relazione alla frana di Bondo, che nel 2017 causò otto vittime.

Di più Frana di Bondo, cinque rinvii a giudizio
Le cascate del Reno a Sciaffusa.

Altri sviluppi

Le rocce delle cascate del Reno sotto esame

Questo contenuto è stato pubblicato al I geologi misurano le vibrazioni per accertarne la stabilità malgrado l’erosione. Si pensa in particolare alla sicurezza dei turisti.

Di più Le rocce delle cascate del Reno sotto esame

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR