A due anni dai fatti, si chiude l'indagine sulla tragedia del Mottarone
Il crollo della cabinovia a Stresa causò la morte di14 persone, si chiude ora l'inchiesta. Otto gli indagati chiamati a processo. Dallo scalo di Lugano, partì l'aereo che portò in Israele il bimbo sopravvissuto e conteso tra due famiglie.
A due anni dalla tragedia della funivia del Mottarone, in cui morirono 14 persone in seguito al crollo - il 23 maggio 2021 - di una cabinovia, la Procura di Verbania ha ora chiuso l'inchiesta. Sono otto gli indagati che verranno chiamati a processo.
Destinatari dell'avviso di conclusione indagini, oltre alle due società che guidano, sono il titolare della Ferrovie del Mottarone, il direttore d'esercizio, il capo servizio, e, per Leitner, incaricata della manutenzione, il presidente del consiglio d'amministrazione, il consigliere delegato e il responsabile del Customer Service.
Si va invece verso l'archiviazione per sei tecnici esterni la cui posizione è stata stralciata.
Il servizio del Quotidiano della RSI:
Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Verbania. I reati contestati a vario titolo sono attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose gravissime e - solo per due degli indagati - anche il falso.
Dai primi accertamenti, in base ai racconti delle persone informate sui fatti e al materiale sequestrato, sono emersi i due temi centrali: il cavo tranciato e il mancato funzionamento del sistema frenante di sicurezza. Quest'ultimo era dovuto all'inserimento dei cosiddetti forchettoni per evitare che la cabina, poi precipitata con a bordo i passeggeri, si bloccasse durante la corsa.
Nell'incidente, avvenuto - lo ricordiamo - circa alle 12.15 del 23 maggio 2021, hanno perso la vita 14 persone, tra cui due bambini. Solo il piccolo Eitan, all'epoca cinque anni, è sopravvissuto.
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