È morto Colin Powell
L'ex segretario di Stato statunitense Colin Powell, primo afroamericano a ricoprire questo incarico, è deceduto lunedì all'età di 84 anni.
A causare la morte di colui che è stato uno dei volti più noti della prima presidenza di George Bush jr. sono state le complicazioni sorte dopo aver contratto il Covid-19, stando a quanto comunicato dalla famiglia, la quale ha anche precisato che Powell era completamente vaccinato.
Il figlio di immigrati giamaicani, nato nel 1937 nel quartiere del Bronx a New York, aveva iniziato a scalare le gerarchie militari durante la guerra del Vietnam, dove era stato ferito in azione.
In seguito, ha servito sotto tre presidenti repubblicani: Ronald Reagan, per il quale è stato consigliere per la sicurezza nazionale dal 1987 al 1989, George H.W. Bush, per il quale era stato capo di stato maggiore durante la guerra del Golfo del 1991, e infine George W. Bush, per il quale ha servito per quattro anni come Segretario di Stato.
È stato proprio in veste di capo della diplomazia americana che ha tenuto il suo famoso discorso alle Nazioni Unite nel 2003, durante il quale ha sostenuto fermamente che l’Iraq disponeva di armi di distruzione di massa, un preludio all’invasione del Paese qualche mese più tardi. Una “macchia” indelebile nella sua vita, come la definirà più tardi nella sua biografia, affermando però che non aveva mentito deliberatamente all’ONU, ma che era in possesso di false informazioni della CIA.
Repubblicano moderato, Colin Powell è stato in contrasto con i “falchi” dell’amministrazione, il vicepresidente Dick Cheney e il segretario alla difesa Donald Rumsfeld.
Nel 2008, Powell ha lasciato il Partito repubblicano, per sostenere la candidatura di Barack Obama alla Casa Bianca.
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