Costi della salute: nuovo “no” dal Consiglio Nazionale
Dopo lunghe discussioni iniziate mercoledì e protrattesi nella mattinata di giovedì, la Camera del popolo ha respinto l’iniziativa dei socialisti che chiedevano un tetto massimo per i premi di cassa malati pari al 10% del reddito disponibile.
La discussioni sui costi della salute si sono protratte nella mattinata di giovedì, ma la decisione (attesa) è arrivata: il Consiglio Nazionale ha respinto l'iniziativa popolare del Partito socialista che chiede di porre un tetto massimo ai premi di cassa malati pari al 10% del reddito disponibile.
Come controproposta, la Camera del popolo ha deciso di aumentare di 2,2 miliardi di franchi il contributo garantito da Confederazione e Cantoni. Una proposta che potrebbe spingere gli iniziativisti a ritirare il loro testo, come spiega il consigliere nazionale socialista Pierre-Yves Maillard: “Il controprogetto - votato da una larga maggioranza che comprende la Sinistra, i Verdi liberali, il Centro all'unanimità e una parte del Partito liberale -radicale (PLR) - è solido, strutturato ed equilibrato tra Confederazione e Cantoni. Permetterebbe di sollevare il ceto medio in maniera concreta dal 2024, forse persino un po' prima se il Consiglio degli Stati riuscirà a discuterne a breve”.
“È quindi davvero il caso di riflettere a un eventuale ritiro dell'iniziativa”, ha aggiunto, “ma è una decisione che non posso prendere da solo. Spetterà al comitato farlo quando si saranno fatti passi avanti nel processo parlamentare”.
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