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Colombia, pace fatta tra governo e FARC

Approvato in Parlamento il nuovo accordo, che non sarà sottoposto al popolo; le milizie deporranno le armi dopo 52 anni di guerriglia

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Pace fatta fra FARC e governo colombiano. Dopo 52 anni di guerriglia, le milizie rivoluzionarie deporranno le armi. Il nuovo accordo ha ottenuto giovedì mattina il benestare della seconda camera del Parlamento. Il testo è stato approvato per 130 voti a zero: l’opposizione non era in aula.

“Abbiamo fatto la storia”, commenta il deputato Inti Asprilla. “La pace era in pericolo ed era necessario implementare subito l’accordo di pace per salvare delle vite. Per questo ho votato sì.”

L’urgenza è l’argomento utilizzato anche dal presidente Santos per giustificare il fatto che il nuovo testo non sarà sottoposto al popolo. Cittadini che il 2 di ottobre avevano rifiutato l’accordo di pace precedente. Una procedura, quella della sola via parlamentare, comunque legittima.

Il testo è comunque stato modificato dopo la sconfitta alle urne: le FARC dovranno fornire la lista dei loro beni che serviranno per risarcire le vittime e dovranno spiegare in modo esaustivo il loro coinvolgimento nel traffico di droga. Ma è confermato che chi collaborerà eviterà il carcere e mantiene pure il diritto di essere eletto a cariche pubbliche.

Punti controversi, ma i sostenitori dell’accordo insistono che dopo 52 anni di lotta e 260 mila morti è tempo di vivere in pace.

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