In vista di nuovi arrivi, il Consiglio federale ha chiesto al Parlamento un credito supplementare per la costruzione di nuovi alloggi temporanei per i rifugiati, dei villaggi container che non trovano però il consenso della popolazione.
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tvsvizzera.it/fra con Keystone-ATS
Fanno discutere i villaggi con container dove la Confederazione vorrebbe ospitare i richiedenti l’asilo attesi nei prossimi mesi. Finora sono state identificate 4 sedi, altre sono al vaglio. Scelte che non piacciono ai comuni e che fanno discutere anche in Parlamento.
Lunedì al Consiglio Nazionale la nuova responsabile del dossier asilo, Elisabeth Baume-Schneider , ha dovuto rispondere a una raffica di domande, domani, martedì, il Consiglio degli Stati potrebbe negarle il credito per per costruire questi alloggi temporanei.
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L’esecutivo federale ha dunque richiesto un credito di 132,9 milioni di franchi in favore di ulteriori alloggi temporanei. La manovra è necessaria, affermano i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei Comuni che siedono nello Stato maggiore Asilo (SONAS).
Il credito permetterebbe alla Confederazione di adempiere tutti i suoi compiti nel sistema integrato dell’asilo e, se ciò non avvenisse, ci sarebbe il rischio di dover assegnare precocemente i migranti ai Cantoni, alle città e ai Comuni.
Per far fronte al crescente numero dei migranti non sono sufficienti i 5’000 posti letto messi a disposizione dalla Segreteria di stato dell’a migrazione (SEM) e dall’esercito. La somma richiesta dal Consiglio federale permetterebbe la creazione di altri 3’000 posti di alloggio temporaneo, che verranno collocati su aree militari. Il Consiglio degli Stati dovrà esprimersi nuovamente in merito, dopo aver inizialmente respinto la domanda, invece accolta dal Consiglio nazionale.
I rappresentati che siedono nel SONAS sono dell’avviso che il sovraccarico di Cantoni, città e Comuni vada evitato, in quanto costituirebbe un peso ulteriore sulle spalle di siffatte istituzioni, che sono già parecchio sollecitate. Non sembra soddisfacente l’ipotesi della Camera dei cantoni, che ha proposto di adibire siti della protezione civile ad alloggi per richiedenti asilo, visto che potrebbe scontrarsi con il piano d’emergenza elaborato dalla Confederazione.
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