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Roma, la Garbatella sperimenta la democrazia diretta

vista dall alto del Campidoglio
Dal 2016 il comune di Roma (nella foto il Campidoglio, sede delle autorità cittadine) è a guida 5 Stelle. Keystone

I cittadini del Municipio VIII di Roma, il tradizionale quartiere romano Garbatella, sono stati chiamati dall'amministrazione capitolina a decidere, attraverso il voto online, su come spendere un tesoretto di 17 milioni di euro nell’ambito urbanistico del proprio territorio. Una ghiotta occasione voluta e promossa dal Movimento 5 stelle.

La Garbatella è storicamente un feudo della sinistra. Ma come per il Comune di Roma – dal 2016 guidato da Virginia Raggi – molti municipi (quartieri) della Capitale hanno abbandonato la loro tradizione per affidarsi all’esperienza, nuova, del Movimento 5 stelle.

Tra questi la Garbatella non ha fatto eccezione, salvo poi tornare sui suoi passi, votando una coalizione di centro-sinistra alle scorse elezioni comunali del 2018. L’avvicendamento al vertice del parlamentino municipale, con la conseguente contrapposizione politica tra la realtà locale e la gestione centrale rimasta in mano ai 5 stelle, ha caricato l’esperimento di democrazia diretta nel Municipio di un significato politico particolare.

Soprattutto perché l’esperienza “a 5 stelle” alla Garbatella ha fallito, pagando probabilmente qualche responsabilità del governo Raggi che, a distanza di due anni dalla schiacciante vittoria a furor di popolo, vive in pieno la fase del disincanto dei cittadini.

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Circa 80 progetti

In questo esperimento di partecipazione alla politica attiva dell’amministrazione – voluto da Roma capitale come progetto pilota di ben più ampie ambizioni dei 5 stelle – il movimento si è dovuto però confrontare con una amministrazione di quartiere che ha cambiato colore in corsa, tornando ad una coalizione di centro-sinistra, il nemico giurato dei 5 stelle. Inoltre, la procedura decisionale che è durata due mesi, è avvenuta tra luglio e agosto, quando la maggior parte dei romani è in ferie.

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Tuttavia, il processo partecipativo si è concluso raccogliendo 2’256 voti in un’area di 130 mila abitanti a cui si aggiungono altri fruitori non residenti del quartiere, lavoratori e studenti universitari, anch’essi aventi diritto al voto.

I votanti hanno proposto circa 80 progettiCollegamento esterno, tra cui la riqualificazione di parchi e aiuole, l’abbattimento di barriere architettoniche, la costruzione di piste ciclabili, la messa in sicurezza della stazione della metropolitana. I 9 progetti più votati hanno ottenuto circa 200 voti.

Cauto ottimismo

L’assessora Flavia Marzano della Giunta Raggi, dirigente dell’assessorato “Roma semplice” Collegamento esterno– con deleghe, tra le altre, all’Innovazione Tecnologica, alla Semplificazione e alla Partecipazione – ha accolto l’esito della consultazione con cauto ottimismo. Si tratta dei primi esperimenti di democrazia diretta ed in particolare dell’utilizzo centrale della votazione online.

La fase conclusiva del voto infatti, previo incontri e dibattiti, è stata esclusivamente online.

Per aiutare i cittadini maggiormente soggetti a “divario digitale”, il Comune ha predisposto dei punti ‘Roma facile’, dei centri assistenza per l’accesso ai servizi online, che però, in occasione di questa votazione, non hanno funzionato allo scopo non ricevendo nessuna richiesta d’aiuto da parte dei cittadini.

Il Municipio VIII, presieduto da Amedeo Ciaccheri, ha invece un punto di vista critico, sia per il merito che per il metodo della votazione. Il presidente ha espresso delusione per la marginalizzazione del Municipio rispetto al progetto.

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