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Morto Jake Burton, il pioniere dello snowboard

Shaun White in una evoluzione con il suo snowboard Burton durante le ultime olimpiadi coreane
Il campione olimpico a Pyeongchang 2018, l'americano Shaun White. Copyright 2018 The Associated Press. All Rights Reserved

"L'anima dello snowboard", Jake Burton Carpenter, un visionario che ha aperto questo sport alle masse, è morto all'età 65 anni stroncato da un cancro. Una storia americana.

In un’email inviata allo staff di Burton, il Ceo John Lacy ha chiamato Carpenter “il nostro fondatore, l’anima dello snowboard, colui che ci ha dato lo sport che amiamo tanto”.

Carpenter non è stato l’inventore dello snowboard. Ma 12 anni dopo che Sherman Poppen ha legato insieme un paio di sci con una corda per creare quello che allora si chiamava “Snurfer”, l’imprenditore 23enne, allora conosciuto solo come Jake Burton, ha lasciato il suo lavoro a Manhattan, è tornato in Vermont e ha sognato quanto uno snowboard lo avrebbe potuto portare lontano. E lo ha fatto.

Gli inizi sono stati difficili. Per anni, gli snowboard di Burton sono stati in gran parte snobbati e le piste con l’elite colta dello sci in Colorado o in California o, per non parlare delle Alpi svizzere, erano vietate agli snowboarder.

La storia poi parla da sé. Nel corso dell’ultimo decennio, gli snowboarder hanno rappresentato più del 25% dei visitatori delle stazioni di montagna negli Stati Uniti. Hanno finanziato un’attività commerciale del valore di oltre 1 miliardo di dollari all’anno – una grossa fetta dei quali viene spesa proprio per acquistare l’attrezzatura Burton, conosciuta da anni in tutto il mondo.

E 21 anni fa lo snowboard ha debuttato alle Olimpiadi di Nagano (dove per altro la Svizzera conquistò ben 8 medaglie d’oro, due d’argento e tre di bronzo, finendo seconda nel medagliere dietro agli inarrivabili statunitensi).

Azienda fiorente

la cifra d’affari annuale si aggira attorno ai 500 milioni di dollari. Ancora oggi la Burton domina il 30% del mercato delle tavole da neve. Oltre alle centinaia di negozi al dettaglio che vendono la merce dell’azienda, Burton ha 30 “flagship shop” in America, altri 11 in Europa e altri 11 ancora sparsi nel Pacifico e in Asia, un mercato in espansione che Carpenter ha iniziato a sviluppare una decina di anni fa, durante un periodo in cui il Comitato olimpico stava iniziando il processo di assegnazione dei giochi olimpici invernali diretti al continente asiatico, giochi poi davvero assegnati a Pyenonchang nel 2018 e a Pechino 2022.

Il ricordo del Tg.

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