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persona guarda in un binocolo

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

A volte la natura è proprio beffarda. A circa 700 chilometri da dove vivo, in Sardegna, i vigili del fuoco stanno lottando per cercare di contenere uno dei più vasti incendi nella storia recente dell'isola. Il vento, il caldo e la siccità non giocano di certo a loro favore.

Qui a nord delle Alpi, invece, corriamo piuttosto il rischio di essere sommersi. Ieri, passeggiando lungo le rive del lago di Neuchâtel sono incappato in diversi sbarramenti. Il livello delle acque - che ha raggiunto una settimana fa misure da record - è ancora troppo alto. Un po' dappertutto le rive si sono trasformate in una sorta di palude. E Giove Pluvio non ci dà tregua. Dopo una settimana di sole, il cielo si è di nuovo scatenato, come potrete leggere in questo bollettino.

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Keystone / Urs Flueeler

La Svizzera centrale e settentrionale è di nuovo sferzata dal maltempo. E la situazione non dovrebbe per il momento migliorare.

Violenti temporali, a volte accompagnati da grandine, si sono abbattuti nel pomeriggio e nella serata di domenica su diverse regioni della Svizzera. La linea ferroviaria tra Lucerna e Langnau im Emmental ha dovuto essere interrotta a causa di una frana. Centinaia le chiamate giunte alle centrali di emergenza per segnalare allagamenti, smottamenti e alberi divelti.

Diversi temporali sono stati segnalati anche a sud delle Alpi. A Magadino/Cadenazzo, ad esempio, sono stati registrati 34,7 mm di pioggia in un’ora, il “quindicesimo valore più elevato di pioggia oraria dal 1981 ad oggi“, scrive MeteoSvizzera.

Miglioramenti in vista purtroppo per il momento non ce ne sono: “Una zona depressionaria posizionata sulle Isole Britanniche manterrà ancora per alcuni giorni un costante afflusso di aria umida e instabile verso la Svizzera”, precisa MeteoSvizzera.

infermiera
© Keystone / Gaetan Bally

In Svizzera da anni si lamenta una carenza di personale sanitario, in particolare infermieri. Ma le scuole specialistiche stanno registrando un boom di iscrizioni.

Ad affermarlo è un’indagine condotta dalla Neue Zürcher Zeitung. In diversi istituti di formazione per le professioni infermieristiche della Svizzera tedesca e francese, le iscrizioni in vista del prossimo anno accademico raggiungono livelli “da record”, scrive il giornale.

Come spiegare questo interesse? Le ragioni sono diverse e la pandemia di coronavirus ha giocato un ruolo importante. “Il valore e l’importanza delle professioni sanitarie sono più presenti che mai nella società”, riassume Tobias Lengen, vicedirettore del centro di formazione Xund.

Questo rinnovato interesse non permetterà però verosimilmente di far fronte alla carenza di personale, anche perché molti operatori sanitari abbandonano l’attività nel corso della loro carriera. Secondo l’Osservatorio svizzero della salute, entro il 2030 mancheranno circa 65’000 infermieri.

banconote cinesi
Copyright 2021 The Associated Press. All Rights Reserved.

La Finma, l’autorità federale di vigilanza dei mercati finanziari, ha autorizzato Bank of China ad aprire una filiale a Ginevra.

Bank of China – uno dei quattro più grandi istituti cinesi, a controllo statale – è determinata a costruire “un ponte per il commercio e gli investimenti sino-elvetici” e a svolgere un ruolo chiave nella promozione degli scambi economici, commerciali e finanziari fra i due Stati.

L’istituto, che impiega circa 300’000 persone ed è presente in 57 Paesi del mondo, ha ricevuto il via libera dalla Finma e ha già completato la procedura per l’iscrizione al registro di commercio.

Nel comunicato, la banca ricorda inoltre che “la Svizzera è uno dei primi Paesi occidentali ad aver stabilito relazioni diplomatiche con la Cina e il primo Stato europeo ad aver firmato un accordo di libero scambio“.

copertina di un giornale
Bundesarchiv Bern

Esattamente 125 anni fa, parte della popolazione zurighese scatenò la sua rabbia contro la comunità italiana. Un evento passato alla storia come i “tumulti antiitaliani”.

Oggi la convivenza tra immigrati italiani e svizzeri scorre come un lungo fiume tranquillo. Nel corso della storia vi sono però stati numerosi attriti, sfociati anche in fatti di sangue.

Uno degli eventi più tristemente famosi sono i tumulti di Zurigo. La scintilla che fece esplodere la rabbia degli autoctoni nei confronti di una comunità considerata ancora troppo diversa (e che si era ingrandita a dismisura negli ultimi decenni del XIX secolo) fu l’uccisione di un alsaziano da parte di un muratore italiano durante una rissa.

Per diversi giorni, parte della popolazione zurighese diede vita a una vera e propria caccia all’italiano, capro espiatorio perfetto per sfogare il suo malcontento di fronte a una situazione economica difficile e a un mutamento sociale profondo.

  • L’articolo sul tema della mia collega Marija Miladinovic.
  • Il focus di tvsvizzera.it dedicato all’italianità e alla Svizzera.

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