Come arrivare a fine mese con le frontiere chiuse?
I supermercati elvetici hanno abbassato molti prezzi ma per molte famiglie restano troppo cari.
Keystone / Urs Flueeler
Quanto pesa sulle famiglie svizzere il divieto di fare acquisti oltre confine? L'approfondimento di Patti Chiari sulle difficoltà causate dalle restrizioni imposte per combattere la pandemia.
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Redazione di Patti Chiari, RSI
Negli ultimi mesi la grande distribuzione elvetica ha lanciato un’offensiva sui prezzi per contrastare la concorrenza estera. Le catene Migros e Coop, per esempio, hanno abbassato il costo di un migliaio di prodotti.
Per molti residenti però questo non basta. L’elevato livello dei prezzi nella Confederazione incide sul bilancio familiare e va ad aggiungersi ai costi, in costante crescita delle assicurazioni sanitarie obbligatorie e degli affitti.
Le recenti chiusure dei valichi di frontiera nella Svizzera italiana, in seguito alle restrizioni decise per contenere la pandemia (oltre tre mesi nella scorsa primavera e un periodo ancora più lungo dalla fine di autunno) hanno vietato il turismo della spesa su cui molte famiglie contavano per arrivare a fine mese.
Il settimanale di approfondimento di Patti Chiari della RSI ha voluto indagare su come è evoluta la situazione di chi ha fatto scelte opposte: i residenti costretti a comprare tutto nella Confederazione a causa del semi-confinamento e alcuni ticinesi che hanno deciso di andare a vivere oltre confine per avere un tenore di vita diverso (la casa di proprietà e qualche lusso).
Una strategia comunque non esente da interrogativi (sanità, tasse e burocrazia italiane), come dibattuto in studio.
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