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Posta nella bufera, il cda conferma (per ora) la fiducia a Ruoff

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Questo contenuto è stato pubblicato il 15 febbraio 2018
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 15.2.2018)

L’attesa seduta del cda della Posta non ha portato a provvedimenti riguardanti la direttrice Susanne Ruoff, coinvolta indirettamente nello scandalo della contabilità taroccata relativa al servizio dei bus di linea del Gigante giallo.

L’organo di controllo dell’ex regia federale ha infatti confermato la fiducia alla responsabile operativa ma nel contempo ha deciso l’istituzione di un gruppo di esperti esterni per far piena luce sulla “grave vicenda”.

In proposito il presidente del cda Urs Schwaller ha precisato che la procedura adottata consentirà di verificare eventuali “responsabilità anche a livello di direzione del gruppo e di consiglio di amministrazione”.

Operazioni illecite per 78 milioni

Lo scandalo è scoppiato lo scorso 6 febbraio quando l’Ufficio federale dei trasporti - che proprio ieri ha sporto denuncia penale contro ignoti ed eventuali membri della Posta - ha reso noto di aver constatato operazioni illecite per un totale di 78,3 milioni di franchi dal 2007 al 2015 nel corso della revisione dei conti dell’unità Autopostale. Da quanto è emerso la Posta, grazie ad artifizi contabili, avrebbe ottenuto indebite sovvenzioni, per un importo pari a circa 100 milioni di franchi, da Confederazione e Cantoni, cifra che ora rischia seriamente di dover restituire.  

La posizione della direttrice Susanne Ruoff, che sostiene di essere venuta a conoscenza solo in novembre dell’illegalità delle pratiche adottate da Autopostale, resta in bilico, nonostante la fiducia espressa dalla direttrice del dipartimento responsabile (DATEC) Doris Leuthard. Secondo alcuni documenti risulta infatti che fosse al corrente delle irregolarità contabili almeno dal 2013 e da più parti se ne chiede le dimissioni o perlomeno un passo indietro.

Manchevolezze estese

"Ci troviamo di fronte a un problema sistemico di portata inattesa – ha continuato Urs Schwaller - e a manchevolezze durate anni anche da parte delle istanze di controllo. Per questo porgo le mie sentite scuse ai nostri clienti, all'opinione pubblica e ai nostri collaboratori, i quali svolgono ogni giorno un lavoro straordinario e, senza avere colpe, sono colpiti da questa crisi”.

Il presidente del cda ha anche comunicato che i bonus dei dirigenti saranno sospesi fino a quando non saranno chiarite le responsabilità e che sarà rivista da cima a fondo la governance di AutoPostale e degli organi di vigilanza. Inoltre a breve, ha aggiunto Schwaller, inizierà la procedura per la sostituzione del responsabile di Autopostale.  

 

 

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