Truffa degli inerti, evasi 240'000 euro in tre anni
La Guardia di finanza di Gaggiolo ha svelato la truffa architettata da un imprenditore italiano che, impiegando una società fittizia in Ticino, ha nascosto al fisco 800'000 euro di ricavi in tre anni.
La società, che opera nel commercio di aggregati, ha omesso di versare imposte per oltre 240'000 euro.
Il materiale da costruzione, prelevato dalle cave della Valceresio in provincia di Varese, veniva consegnato direttamente alle imprese edili del Canton Ticino.
Sulla carta, tuttavia, gli inerti risultavano venduti alla società di Mendrisio creata ad hoc, a prezzi artificiosamente ribassati, e solo successivamente ceduti a prezzo di mercato.
In questo modo, il reddito risultava essere prodotto in Svizzera, dove l’imposizione è più bassa.
L’impresa, in 3 anni, ha eluso imposte IRES e IRAP per un totale di 244'000 euro.
Le prove che la società di Mendrisio fosse riconducibile all’imprenditore italiano sono state acquisite dalle Fiamme gialle negli uffici della società nel Varesotto, dove sono stati trovati timbri e documenti prestampati.
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