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Tentato assassinio a Locarno

Castello stradale con indicato Polizia
Immagine d'archivio. Keystone / Carlo Reguzzi

"Ho sentito uno schianto, come un colpo, e poi una persona che continuava a urlare. Sentivo tutto nonostante le finestre chiuse, inizialmente ho pensato a un incidente”: sono le parole di una donna che abita vicino a dove giovedì, verso le 21.50, un 20enne ha sparato all’ex compagna 22enne.

Il giovane è stato arresto; la polizia cantonale e il ministro pubblico comunicano che si tratta di un cittadino svizzero domiciliato nel canton San Gallo.

In base a una prima ricostruzione – e per cause che l’inchiesta dovrà stabilire – il giovane ha ferito gravemente all’addome con un fucile la giovane donna, anche lei cittadina svizzera, ma domiciliata nel Locarnese. I fatti si sono svolti nell’atrio della palazzina; resta anche da chiarire quanti colpi siano stati esplosi: secondo un’altra testimonianza raccolta in loco si parla di alcuni colpi sparati in rapida successione. La scientifica sta procedendo ai necessari rilevamenti.

L’attuale compagno ticinese della ragazza era sul posto ed è stato fermato e poi rilasciato dalla polizia perché è anche lui una vittima del 20enne di San Gallo.

Ad intervenire sono stati gli agenti della polizia cantonale, insieme ai colleghi delle comunali di Locarno, Ascona e dell’intercomunale del Piano.

I soccorritori del Salva e REGA, dopo aver prestato le prime cure alla 22enne, l’hanno trasportata in elicottero all’ospedale. Le sue condizioni restano gravi, tali da metterne in pericolo la vita.

Le ipotesi di reato nei confronti del 20enne sono di tentato assassinio subordinatamente tentato omicidio intenzionale. L’indagine è coordinata dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri.

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