Tarallucci e vino, oh yes!
Hypercorsivo di Massimo Donelli
Ora, a mente fredda, vogliamo provare a riparlarne?
Magari al di fuori delle risse da bar sport e delle rivalità di tifo?
Sì, facciamolo, dai.
Perché quel rabbioso incontro ravvicinato tra Leonardo BonucciLink esterno, accigliato difensore della JuventusLink esterno e dell'ItaliaLink esterno, e l'arbitro Nicola RizzoliLink esterno, fischietto internazionale dal 2007 (ha diretto le finali di Europa LeagueLink esterno 2010, Champions LeagueLink esterno 2013, MondialiLink esterno 2014), non è soltanto un fattaccio calcistico.
È molto, molto di più, come tenterò di dire.
Allora…
Breve riassunto a beneficio di chi non segue le vicende pallonare.
Domenica 20 marzo, durante il derby TorinoLink esterno-Juventus, al terzo minuto del secondo tempo, con la Juve in vantaggio per 2-0, Rizzoli assegna un calcio di rigore al Toro per fallo in area di Alex SandroLink esterno su Bruno PeresLink esterno.
Bonucci subito protesta animatamente con l'assistente arbitrale Massimiliano IrratiLink esterno; e, quando Rizzoli cerca di allontanarlo dal suo collaboratore, sfiora il testa a testa con il direttore di gara.
C'è un fermo immagineLink esterno che immortala il momento.
Mostratelo a qualunque arbitro del mondo: vi dirà che il giocatore andava immediatamente espulso con il cartellino rossoLink esterno.
E invece?
Invece no: Rizzoli si limita a estrarre il cartellino gialloLink esterno, quello dell'ammonizione.
Capitolo chiuso?
Nemmeno per idea.
Il fermo immagine, infatti, finisce in rete.
E provoca un interminabile dibattito.
Battute, insulti, minacce…
Perfino la colorita protesta di due anchormanLink esterno, Mario GiordanoLink esterno (tifoso del Torino, direttore del TG4Link esterno) e Paolo LiguoriLink esterno (tifoso della Roma, direttore di TGComLink esterno), che si imbavagliano in diretta tvLink esterno.
Non basta.
Qualcuno tira fuori un precedente, non meno clamoroso.
Il 12 maggio 2008, durante UdineseLink esterno-RomaLink esterno, il potentissimo capitano giallorosso Francesco TottiLink esterno, in sintonia con gli esordi agit-propLink esterno di Beppe GrilloLink esterno, rivolse ben tre chiarissimi vaffaLink esterno a Rizzoli.
Espulso?
No.
Anche Totti se la cavò con un blando cartellino giallo.
E, allora come oggi, seguirono polemiche furibonde.
Sfociate in un provvedimento durissimo.
Rizzoli, infatti, fu sospeso per mesi dalle gare di serie A, tanto che pensò addirittura di ritirarsiLink esterno, come poi ha confessato nell'autobiografiaLink esterno.
Stavolta, invece?
Stavolta non gli succederà nullaLink esterno: l'ha fatto capire, molto chiaramente, Marcello NicchiLink esterno, 63 anni, presidente della Associazione italiana arbitriLink esterno (Aia).
Storia chiusa, quindi?
Sì.
Ed eccoci al punto.
La vicenda è davvero emblematica.
Perché riassume, al meglio, il peggio dell'Italia.
Ragioniamo…
Se sei un giocatore importante (ieri Totti, oggi Bonucci), puoi dire e fare cose che nessun arbitro mai tollererebbe da un calciatore normale.
La riprova?
Il 13 settembre 2009, al 27' di GenoaLink esterno-NapoliLink esterno, il difensore rossoblù Mimmo CriscitoLink esterno fu espulso immediatamente (e poi squalificato per due giornate) per un
diretto all'arbitro Paolo TagliaventoLink esterno.
Chiara la differenza, no?
Se, invece, non sei un calciatore importante ma sei un fischietto importante, puoi sbagliare sfacciatamente senza addirittura pagare il minimo dazio.
La riprova?
Rizzoli nel 2008 non era un arbitro importante: e fu bastonato. Oggi lo è: e l'Aia ha subito fatto filtrare una forte difesaLink esterno per tutelarlo in vista dei prossimi EuropeiLink esterno.
Capito?
Conseguenze…
…cresce la disistima nei confronti del sistema arbitrale, mai molto amato…
…crescono i sospetti sui favoritismi ai calciatori e ai club più importanti (c'è un precedente che riguarda proprio Bonucci e Criscito: leggete quiLink esterno)…
…e aumenta il vittimismo, specie fra i molti anti-juventini d'Italia.
Ma la storia, dicevamo, assume un valore simbolico al di là del calcio.
Racconta di un Paese dove…
…le regole sono sempre elastiche…
…la legge non è proprio uguale per tutti…
…si è forti con i deboli e deboli con i forti…
…i prepotenti prevalgono sistematicamente…
…si chiude spesso un occhio (e talvolta due)…
…la convenienza ha la meglio sulla decenza…
…non si paga mai – mai – dazio sociale…
…non ci si preoccupa mai – mai - del cattivo esempio…
…non ci si vergogna mai – mai – di farla franca.
Infatti…
… Rizzoli e Bonucci fra qualche settimana saranno tra i protagonisti della competizione calcistica continentale che si svolgerà in Francia.
L'uno in rappresentanza degli arbitri italiani.
L'altro con la maglia azzurra della Nazionale e il tricolore sul petto.
Tarallucci e vinoLink esterno?
Oh yes!
E vai con l'
Nessuno si lamenti, però, se all'estero l'Italia è considerato il Paese dell'operettaLink esterno.
Chiaro?
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